Violenze sessuali su minorenni: fermati due ‘zii orchi’

Un uomo di 64 anni è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale commessa ai danni di una bambina di sette anni.

La misura cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Bologna, su richiesta della procura, ed eseguita dai carabinieri.

Le indagini hanno preso il via lo scorso aprile, in seguito alla denuncia presentata ai militari da parte dei genitori della bambina. I due hanno raccontato che il 64enne – considerato in casa come uno zio acquisito – frequentava spesso casa loro e quando i genitori erano fuori lui avrebbe abusato sessualmente della minore, di nascosto dagli altri due fratelli, sempre minori.

In seguito, anche la bambina è stata ascoltata in audizione protetta, con l’aiuto di uno psicologo, e lei stessa avrebbe raccontato di aver subito abusi dall’uomo, di origine straniera, che le ripeteva anche di non raccontare niente perché avrebbe corso il rischio di finire in carcere. La madre, tuttavia, ha scoperto quanto stava avvenendo durante una cena tra parenti: si era accorta che l’uomo stava molestando la figlia. La bambina, interrogata dalla mamma sul fatto, le avrebbe poi raccontato di aver subito abusi analoghi in più di dieci occasioni.

Violenza sessuale su undicenne durante un pigiama party

Un uomo di 50 anni è stato arrestato a Cusano Milanino (Milano) con l’accusa di aver abusato sessualmente del nipotino di 11 anni, approfittando di un pigiama party con altri nipotini, organizzato a casa sua a Monza.

L’uomo, indagato per violenza sessuale aggravata, è stato raggiunto oggi da ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip di Monza.

Secondo le indagini, il 50enne avrebbe costretto il bambino al silenzio minacciandolo. Secondo le indagini dei carabinieri, un anno fa, arrivato nell’abitazione dello zio insieme ad altri due cuginetti, il ragazzino era stato molestato dallo zio più volte, durante la notte. Una volta tornato a casa il piccolo, provato e agitato, ha raccontato tutto ai genitori, i quali hanno sporto denuncia. Più volte il 50 enne ha provato a fare loro ritirare la denuncia, anche con minacce.

Dalle dichiarazioni rese dalla giovanissima vittima di abusi e le testimonianze raccolte, secondo il gip l’uomo ha messo in atto un comportamento spinto da “un’attrazione irrefrenabile verso soggetti immaturi la cui capacità di resistenza ad offerte sessuali insidiose è assai debole”.

(ANSA)

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