La Russia rilancia: ‘Kiev prepara attacco armato alla Transnistria’

“Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Transnistria”, ha affermato il ministero della Difesa russo su Telegram, citato da Ria Novosti.

“Secondo le informazioni disponibili, nel prossimo futuro il regime di Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Repubblica Moldava transnistriana che sarà condotta dalle Forze Armate ucraine, anche con il coinvolgimento della formazione Azov”, ha dichiarato il ministero.

“Come pretesto per l’invasione, Kiev ha in programma di organizzare una offensiva dal territorio della Transnistria. I sabotatori indosseranno uniformi militari russe”, ha detto il dipartimento.

LA TRANSNISTRIA, REGIONE SOTTO CONTROLLO MILITARE RUSSO

La Transnistria, ufficialmente Repubblica Moldava di Pridniestrov o Pridnestrovie è uno Stato indipendente de facto, non riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU, essendo considerato de iure parte della Moldavia: è governato da un’amministrazione con sede nella città di Tiraspol, ove ha anche sede la Sheriff, la maggior società del paese.

La Transnistria non è riconosciuta dalla comunità internazionale come Stato, ma solo da tre entità secessioniste: Abcasia, Artsakh e Ossezia del Sud, mentre ufficialmente è indicata dalla Repubblica Moldava come parte del suo territorio col nome di “Unità amministrativa della riva sinistra del Dniester” o “riva sinistra del Dniester” sottoposta a occupazione militare russa.

La regione, precedentemente parte della Repubblica Socialista Sovietica Moldava, una delle ex repubbliche dell’Unione Sovietica, dichiarò unilateralmente la propria indipendenza come Repubblica Moldava di Pridnestrov’e il 2 settembre 1990. Dal marzo al luglio 1992 la regione è stata interessata da una guerra, terminata con un cessate il fuoco garantito da una commissione congiunta tripartita tra Russia, Moldavia e Transnistria e dalla creazione di una zona demilitarizzata tra Moldavia e Transnistria comprendente venti località a ridosso del fiume Dnestr.

Il 18 marzo 2014 il governo della Transnistria ha chiesto l’adesione alla Russia dopo l’annessione della Crimea alla Russia.

PUTIN MINACCIA LA MOLDAVIA

L’ultima mossa che arriva dal Cremlino è la revoca del decreto del 2012 in cui si metteva tra gli obiettivi la “soluzione del problema della Transnistria” basandosi “sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale” della Moldavia.

Così, il rischio di uno scontro aumenta e una striscia di terra grande 3 volte e mezzo l’area di Roma potrebbe diventare determinante nella guerra tra Russia e Ucraina. L’autoproclamata repubblica di Transnistria si trova all’interno dei confini della Moldavia, lungo la frontiera con l’Ucraina sud-occidentale.

La tregua raggiunta nel 1992 stabilì de facto non solo la separazione dei due Paesi, ma anche la permanenza di 1.500 soldati russi nella base militare del villaggio di Cobasna. Qui sono immagazzinate armi che potrebbero rivelarsi fondamentali in un eventuale attacco verso la Moldavia. O verso l’Ucraina.

Immediata è arrivata la smentita della Moldavia. “Le autorità statali non confermano le informazioni diffuse questa mattina dal Ministero della Difesa russo”, si legge in un messaggio sul canale Telegram ufficiale del governo moldavo. “Invitiamo alla calma e invitiamo la popolazione a seguire le fonti ufficiali e credibili della Repubblica di Moldavia. Le nostre istituzioni collaborano con i partner stranieri e in caso di pericolo per il Paese informeranno il pubblico senza indugio”.

Ascolta “Putin ora minaccia la Moldavia, che cosa significa (di Francesco Betrò)” su Spreaker.

(Ansa)

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Redazione

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