Autovelox Asse Mediano, a sorpresa arriva quello di Caivano

Asse Mediano, Asse di Supporto e ora anche Nola – Villa Literno… sono state denominate dai cittadini le strade delle “truffe autovelox”.

Non bastava il tristemente noto autovelox che la Provincia di Caserta ha fatto installare tramite una ditta priva sulla SS detta dei Ponti della Valle (ma che con questi non ha nessuna attinenza) in prossimità dell’uscita Aversa Nord – San Marcellino; a sorpresa si è aggiunto anche il comune di Caivano.

A darne notizia è IlRicorso.it (associazione dedita ai ricorsi) annunciando che sono già i consegna i verbali ‘a firma’ del comune napoletano.

IL NUOVO APPARECCHIO

Per Caivano si tratta di un vecchissimo apparecchio, il Velomatic512D. Un apparecchio che ricorda gli albori di queste macchinette ed è lo stesso modello che sul medesimo tratto di strada, negli anni 2000, venne utilizzato dal Comune di Orta di Atella. In quell’occasione il Giudice di Pace di Aversa (oggi di Napoli Nord) fece carta straccia delle decine di miglia di verbali ottenuti nascondendo l’apparecchio dietro un guard rail in prossimità di un’area di servizio.

Secondo quando dichiarato in verbale dal Comune di Caivano, l’autovelox sarebbe utilizzato in una postazione mobile al km 35 ove (guarda caso) vige il limite di 60 km orari. Sempre secondo il verbale la segnalazione dell’apparecchio sarebbe posta al km 32+100. Orbene non sappiamo se l’errore sia frutto di superficialità o cosa. Infatti la legge precede che la segnalazione dell’apparecchio venga fatto con segnali luminosi almeno 400 metri prima.

COSA DICE LA CASSAZIONE

La Cassazione ha già detto “basta” agli autovelox utilizzati in maniera scorretta – solo al fine di rispondere alle esigenze di cassa dei comuni e delle società private che hanno in appalto il servizio di rilevamento della velocita – e ha sottolineato che gli apparecchi devono essere segnalati con cartelli con scritta luminosa “CONTROLLO ELETTRONICO DELLA VELOCITA’” oppure “RILEVAMENTO ELETTRONICO DELLA VELOCITA’” , cartelli posti almeno 400 metri prima dal punto della loro collocazione. Altrimenti gli stessi autovelox possono venire sequestrati dall’autorità giudiziaria e i titolari della società di rilevamento rischiano l’incriminazione per truffa.

IL SEQUESTRO DEGLI APPARECCHI

La Suprema Corte infatti – con la sentenza 11131 – ha confermato il sequestro di alcuni veicoli e autovelox della società ‘Speed Control’ attiva nei comuni calabresi di Fiumefreddo Bruzio, Belmonte Calabro e Longobardi (Cosenza) senza che gli apparecchi fossero segnalati con chiarezza e in anticipo. Ad avviso dei giudici di Piazza Cavour è corretta la tesi accusatoria della Procura di Cosenza in base alla quale l’attività di rilevamento così svolta «era intenzionalmente preordinata a trarre in inganno gli automobilisti, in contrasto con lo spirito della normativa in materia diretta a reprimere incidenti più che a reprimere».

I supremi giudici ricordano che la circolare del Ministero dell’Interno – del tre agosto 2007 – prescrive «la segnalazione luminosa almeno 400 metri prima del punto di collocamento» dell’autovelox.

Allo stesso modo nel verbale non si nota alcun riferimento ne all’autorizzazione data dall’ente proprietaria della strada ne ad alcuna autorizzazione della competente Prefettura.

L’AUTOVELOX AVERSA NORD MIETE VITTIME

Per gli automobilisti nuovo salasso. Non bastava l’autovelox installato dalla Provincia di Caserta che oltre all’arrivo dei verbali, crea anche incidenti per non beccare la multa. Ricordiamo che per l’autovelox denominato ‘Aversa Nord‘ sono stati emessi oltre 150mila verbali; altrettanto è stato il numero dei ricorsi che tanti automobilisti, in questi mesi, hanno effettuato o stanno effettuando per “l’autovelox mangiasoldi”.

Già nei giorni scorsi, sempre IlRicorso.it, segnalava la consegna delle multe ex art 126 bis (leggi qui) dell’autovelox casertano.

COSA FARE PER NON PAGARE LA MULTA

Per non pagare la multa dell’autovelox di Caivano (ma anche dell’apparecchio della Provincia di Caserta) bisogna proporre ricorso. In tal caso bisogna affidarsi ad Associazioni di Consumatori o avvocati che siano veramente competenti nelle sanzioni amministrative e conoscitori della legge 689/81. Infatti, non basta essere un Avvocato famosissimo, c’è bisogno di conoscere attentamente la materia.

Sfatiamo anche il mito: “scarico i moduli, faccio da me!” oppure si rivolgono al ‘cugino di turno’. Istruire un ricorso non è come montare un mobile dove si seguono le istruzioni.

Spesso e volentieri si sente dire “valla a pagare”. Assolutamente no! Chi vi risponde in questo modo o non conosce la materia oppure non vi vuole aiutare.

DOVE FARE IL RICORSO

Tra le varie associazioni presenti in zona vi segnaliamo IlRicorso.it: sono presenti sul territorio dal 2005 e negli ultimi anni hanno raggiunto risultati strabilianti: 100% dei ricorsi accolti per gli autovelox di Marcianise, Cellole, Mondragone, Sessa Aurunca, Aversa Nord (anno 2017 e ancora nessun rigettato per quello attuale).

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Redazione

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