Scontri Paganese – Casertana, 9 arresti: Mataluna chiederà i danni

Svolta nelle indagini per gli scontri tra tifosi avvenuti domenica pomeriggio a Pagani (Salerno) prima di Paganese-Casertana.

Carabinieri e Polizia hanno eseguito l’arresto in flagranza differita di sette tifosi della Paganese e di due della Casertana.

Tra di loro figurano anche persone che, in passato, erano state già colpite dal provvedimento di Daspo. Le indagini, coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore, hanno permesso di risalire ad alcuni dei tifosi che hanno partecipato agli scontri e che in un primo momento, avendo agito con il volto coperto da passamontagna, erano rimasti ignoti. Gli indagati sono accusati a vario titolo di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, di resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, devastazione. Alcuni, inoltre – come si legge nella nota diramata dalla Procura di Nocera Inferiore -, dovranno rispondere delle “condotte che hanno determinato, tra l’altro, l’incendio di un pullman di tifosi della compagine casertana, il conseguente danneggiamento di un edificio e di plurimi beni nell’area circostante, nonché il ferimento di uno dei carabinieri intervenuti a presidio dell’ordine pubblico”.

I nove tifosi, così come disposto dal pm di turno della Procura di Nocera Inferiore, sono stati ristretti agli arresti domiciliari, in attesa della fissazione dell’udienza di convalida dell’arresto.

L’azienda Mataluna chiederà i danni

Il Pubblico Ministero sequestra i resti del pullman e nomina dei consulenti esperti per ricostruire la dinamica dell’incendio doloso e l’esplosivo utilizzato

Intanto l’azienda Mataluna Trasporti ha preso posizione sui fatti accaduti domenica. Il titolare dell’azienda di trasporti casertana ha dato ieri incarico ai propri legali, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, di azionare ogni procedura per i danni subiti.

”Abbiamo avuto mandato professionale dall’amministratore Antonio Mataluna di Caserta di costituirci difensori di persona offesa e poi di parte civile nei confronti dei presunti responsabili dell’incendio doloso attuato ai danni del pullman del nostro assistito, ditta Mataluna – fanno sapere gli avvocati Crisileo -. I danni subiti sono assai ingenti in quanto il mezzo – che aveva pochi anni di vita – e’ andato completamente distrutto e il nostro compito sara’ quello di affiancare il Pubblico Ministero della Procura presso il Tribunale di Nocera Inferiore, nelle indagini, al fine di far affermare la penale responsabilita’ degli indagati, il cui numero, presupponiamo, sia oltre modo numeroso, nonche’ avere il ristoro di tutti i danni subiti”.

Per la cronaca quella di domenica scorsa a Pagani e’ stato un pomeriggio da far west. Verso le ore 15 violenti scontri tra i tifosi della Paganese e quelli della Casertana hanno dato inizio ad una ecatombe. La partita derby di serie D ha registrato un bilancio veramente drammatico :un pullman dei tifosi della Casertana è stato distrutto dalle fiamme.

Numerosi i feriti in totale, circa una ventina, tra cui un militare. A provocare l’incendio imponente forse una grossa torcia, lanciata da un folle tifoso locale contro il pullman dei rossoblù.

Su quanto accaduto e’ in corso un’indagine da parte dei carabinieri giunti da tutti i comandi della zona e coordinati dal Pubblico Ministero di turno del Tribunale di Nocera Inferiore.

Piantedosi: “sanzioni saranno molto severe”

“Alcuni degli artefici di questo ultimo episodio molto grave sono stati assicurati alla giustizia, almeno individuati, denunciati e arrestati. Questo per quanto riguarda le sanzioni penali. Per quanto riguarda invece le sanzioni sportive ne parleremo a breve, nell’ambito dell’apposito organismo ministeriale. Ci saranno sanzioni sicuramente molto severe nei confronti delle due società specifiche”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo a margine di un incontro a Trieste sugli scontri tra tifosi avvenuti a Pagani.

Poi, ha aggiunto il ministro, “avrò modo di raccomandare a questi organismi di mantenere un’attenzione molto alta, improntata sulla massima precauzione. Talvolta quando ci sono segnali premonitori di queste violenze dobbiamo avere la capacità di evitare che si verifichino”.

(ANSA)

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