Politiche sociali, costituito il Distretto Regio di Caserta

Stamattina è stato sottoscritto l’atto costitutivo del Distretto Regio di Caserta – C01, l’azienda speciale consortile tra i Comuni di Caserta, Casagiove, Castel Morrone e San Nicola la Strada.

L’ente strumentale nasce per l’esercizio associato delle attività e dei servizi socioassistenziali, socio-educativi e socio-sanitari, e più in generale dei servizi alla persona.

A firmare il documento che darà una svolta nel settore delle politiche sociali sono stati i sindaci Carlo Marino di Caserta, Giuseppe Vozza di Casagiove, Cristoforo Villano di Castel Morrone e Vito Marotta di San Nicola la Strada. Il tutto alla presenza del notaio Enrico Matano.

I quattro comuni eserciteranno in forma associata la propria titolarità alla pianificazione e alla programmazione del sistema di offerta e delle politiche sociali del territorio corrispondente all’ambito territoriale C01. I servizi saranno svolti mediante la gestione associata e integrata degli interventi e dei servizi sociali, in attuazione dei programmi e delle azioni definite nel Piano di Zona dell’Ambito sociale C01, e la gestione di ulteriori attività e servizi nel campo sociale, assistenziale, culturale, scolastico e dell’infanzia, sociosanitario e nelle aree di intervento legate alla salute e al benessere fisico e psichico dei cittadini.

I servizi facenti capo all’azienda saranno erogati nei confronti di tutta la popolazione residente nel territorio degli enti consorziati. I servizi socioassistenziali e socio-sanitari saranno prevalentemente orientati alle fasce deboli della cittadinanza e in particolare, come sostegno alle responsabilità familiari e alle famiglie in difficoltà, alla prima infanzia, ai minori, ai disabili, agli anziani, alla popolazione giovanile, alle persone non autosufficienti, agli immigrati, ai rom e ai senza fissa dimora, alla popolazione indigente e agli adulti in difficoltà

L’azienda potrà inoltre svolgere attività di consulenza e di collaborazione a favore di soggetti pubblici o privati che operano in campo sociale e assistenziale, nonché fornire specifici servizi socioassistenziali aggiuntivi mediante stipulazione di specifici contratti. La gestione dei servizi e delle attività sarà finalizzata al rafforzamento della capacità d’intervento dei comuni associati, attraverso la creazione di un soggetto gestore con piena autonomia giuridica e gestionale, capace di strutturare una Rete Locale Integrata di servizi e di razionalizzare su base territoriale la loro erogazione. Dovrà esserci lo sviluppo di un approccio orientato all’ottimizzazione del rapporto tra costi e benefici degli interventi, con approcci specialistici integrati, volti a realizzare economie di gestione e miglioramenti nella qualità del prodotto.

Si punterà alla determinazione di meccanismi di funzionamento “orientati al soddisfacimento dei bisogni”, che enfatizzino la centralità del soggetto utente dei servizi e incentivino lo sviluppo degli interventi nei confronti di nuovi bisogni sociali. Saranno approfonditi i processi d’integrazione e cooperazione tra servizi sociali e altri servizi, quali quelli educativi, i servizi per le politiche attive del lavoro, la politica abitativa e in generale i servizi volti a favorire lo sviluppo locale. L’integrazione territoriale a livello intercomunale andrà consolidata per evitare duplicazioni, ottimizzando le risorse finanziarie e umane.

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Redazione

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