Da giugno 2023 Bologna sarà la prima ‘città 30km/h’ italiana

Bologna tira il freno: da giugno sarà Città 30, ovvero il limite di velocità sarà fissato a 30 chilometri orari (con tanto di autovelox, in alcuni casi) tranne alcune strade dove si potrà arrivare ai 50, capovolgendo in pratica la condizione attuale che vede quest’ultimo come limite generale e poi alcune specifiche Zone 30 stabilite dal Comune (è il caso, ad esempio, del centro storico). Come anticipato nei giorni scorsi dal sindaco Matteo Lepore, oggi la Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la realizzazione del piano.

IL SINDACO MATTEO LEPORE: “UN IMPEGNO MANTENUTO”

“Siamo la prima grande città italiana che assume questo tipo di provvedimento in maniera definitiva”, sottolinea Lepore in conferenza stampa. Ad ascoltare c’è anche l’ex assessore Andrea Colombo, che da consigliere comunale del Pd lanciò la proposta della Città 30 un anno e mezzo fa dopo un grave incidente in via Azzurra. “E’ una richiesta arrivata anche con una petizione supportata da migliaia di cittadini negli anni passati e che io stesso ho sottoscritto in campagna elettorale: un impegno mantenuto”, rivendica Lepore, definendolo “un imperativo morale, prima ancora che politico”, perché si parla di un provvedimento assunto “anche in memoria, purtroppo, delle persone che non ci sono più e come segnale importante di vicinanza ai parenti e agli amici delle vittime della strada”.

L’ITER: INCONTRI CON SINDACATI, OPERATORI E CITTADINI

Entro giugno, quindi, saranno completate “tutte le operazioni che servono per ridurre la velocità e rendere le strade più sicure e a misura di bambini, anziani e persone fragili”, afferma il sindaco, assicurando che nel frattempo non mancherà il confronto sia con i portatori di interessi (come tassisti, autisti del trasporto pubblico, operatori della logistica) che con i cittadini: questo grazie ad incontri dedicati con i sindacati e le associazioni di categoria e alle assemblee legate al Bilancio partecipativo. “Sarà una scelta molto democratica e partecipata”, promette Lepore. “E’ un percorso non una cosa che si realizza in un giorno”, aggiunge l’assessora alla Mobilità, Valentina Orioli, spiegando che sarà affidato un incarico di servizi di ingegneria per la redazione di un Piano particolareggiato del traffico.

FUORI DAL PROVVEDIMENTO SOLO POCHE STRADE DI SCORRIMENTO

Come si vigilerà sul rispetto dei 30? “A Bologna non siamo per lo stato di Polizia e non metteremo un poliziotto per ogni cittadino”, afferma Lepore, ma senz’altro la Polizia locale avrà un ruolo centrale perché “sulla velocità penso sia molto importante che gli agenti fermino le persone e parlino con loro”.

E poi largo alla tecnologia, spiega sempre il sindaco, partendo dal presupposto che il Comune intende aumentare gli autovelox: “Sì, abbiamo un piano che stiamo presentando alla Prefettura”, riferisce il sindaco. Si prevede dunque un aumento un “numero importante” di nuovi velox ma anche di “photored e di tutto l’armamentario”. Ma i velox si occuperanno anche delle vie con limite a 30? “Assolutamente”, dichiara Lepore, “ci saranno alcune situazioni in cui saranno utili”. Resta da capire, però, quali vie saranno escluse dal nuovo provvedimento. Solo “poche strade di scorrimento”, dice il sindaco: ad esempio, “l’Asse attrezzato possiamo anticipare che non sarà a 30”. E i viali? “E’ la discussione che dobbiamo fare”, prende tempo Lepore. Via Stalingrado? “Tutta la città sarà presa in considerazione”, afferma Orioli, che accenna anche ai colli: “E’ una zona che stiamo guardando, non mi sbilancio ma sappiamo che lì c’è un tema di alta velocità”.

(Dire)

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