I vaporizzatori per erbe secche: consigli per un acquisto oculato

I fumatori di cannabis che da poco hanno cominciato a svapare possono trovare nei vaporizzatori per erbe dei prodotti perfetti per le loro esigenze.

Si tratta, infatti, di accessori ideali per svapare la cannabis. I vaporizzatori per erbe secche si distinguono da quelli per concentrati proprio perché sono studiati in maniera specifica per essere impiegati unicamente con l’erba.

Questo vuol dire che è possibile approfittare di tutti i vantaggi offerti dal fumo di cannabis, con la differenza che il fumo non c’è. Il funzionamento di questo dispositivo è correlato al riscaldamento dei cannabinoidi e dei terpeni che sono presenti all’interno della cannabis. Essi evaporano, e dunque non sono soggetti a combustione.

Come funziona il vaporizzatore

Il vaporizzatore per erbe secche, come il suo nome lascia intuire, è studiato unicamente per vaporizzare materia vegetale, come per esempio fiori non trasformati; invece i vaporizzatori classici in genere sono sviluppati per vaporizzare crumble, shatter, cere o altri concentrati, così come estratti con anidride carbonica presenti, per esempio, all’interno dei vaporizzatori a penna. Il vaporizzatore si basa sul riscaldamento a convezione o a conduzione per fare in modo che i terpeni e i cannabinoidi vengano trasformati in vapore.

Dove comprare i vaporizzatori

I migliori vaporizzatori possono essere acquistati sul sito di https://raskal.shop, che mette a disposizione un ricco assortimento di modelli che permettono di soddisfare ogni richiesta. La fascia di prezzo è compresa tra i 20 e i 200 euro, e la spedizione è gratuita. Tutti i modelli tascabili vantano i più alti standard di qualità.

I vaporizzatori a conduzione e quelli a convezione

I vaporizzatori a conduzione si avvalgono di elementi riscaldanti per fare in modo che, tramite il contatto diretto, il calore possa essere trasferito all’erba. Se si vuol comprendere il funzionamento di questo tipo di dispositivo, si può pensare a un esempio semplice e concreto: quando si cuoce un uovo in un tegame, la padella viene riscaldata dal calore del fornello, ed è così che l’uovo viene cotto per mezzo del contatto diretto. Invece, il funzionamento di un vaporizzatore a convezione può essere paragonato a quello di un forno, dal momento che attorno all’erba circola dell’aria calda. Ciò fa sì che la cannabis possa essere riscaldata in maniera graduale e omogenea, così che i composti che si trovano al suo interno non bruciano ma possono evaporare.

La batteria del vaporizzatore

Uno degli elementi più importanti di un vaporizzatore è la batteria, almeno nel caso dei dispositivi portatili. Quasi tutti i modelli moderni presentano delle batterie agli ioni di litio che hanno il pregio di poter essere ricaricate. Inoltre, si caratterizzano per una densità di energia elevata e hanno un tasso di autoscarica meno rapido rispetto a quello delle batterie al cadmio. In base al modello, le batterie dei vaporizzatori possono essere rimovibili o fissi.

Dove si mette l’erba

L’erba si mette, all’interno del vaporizzatore, in una struttura definita camera. Nei modelli più vecchi essa era realizzata in acciaio inox. Invece quasi tutti i dispositivi moderni sono dotati di camere in ceramica, che hanno il pregio di riscaldare in tempi più rapidi. Inoltre, questo tipo di camera è in grado di trattenere il calore in maniera più efficace e non altera in alcun modo il sapore dell’erba. Ci sono anche produttori che hanno cominciato a usare delle camere al quarzo, che sono le più efficaci nel mantenere il naturale sapore dell’erba, pur avendo bisogno di più tempo per giungere a temperatura.

Il bocchino

I bocchini possono essere diversi a seconda del modello di vaporizzatore, ma la loro funzione non cambia: si tratta del componente che permette di aspirare il vapore dalla camera. La scelta del bocchino è molto importante e deve essere effettuata con cura. È utile sapere che i bocchini a forma di cilindro o a forma di cono garantiscono la maggiore comodità, anche se sono più lunghi e quindi rischiano di complicare l’operazione di inalazione. Non c’è questo inconveniente, invece, nel caso dei bocchini piatti, che tuttavia si rivelano meno confortevoli. Il consiglio degli esperti è quello di privilegiare i bocchini in vetro, che consentono di usufruire di un sapore migliore rispetto a quello che viene garantito dai bocchini in plastica dura o in silicone. Qualunque sia il prodotto che si sceglie di comprare, comunque, è sempre molto importante leggere con attenzione il manuale di istruzioni per scoprire le caratteristiche e le funzionalità del modello che si è scelto. Le prime due o tre volte che viene utilizzato, il vaporizzatore dovrebbe arrivare fino alla fine della batteria.

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Redazione

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