(VIDEO) Bufale abusate e maltrattate nell’industria del latte

Nuove immagini raccolte in India dagli investigatori di Animal Equality mostrano gravi abusi e violenze sulle bufale sfruttate nell’industria lattiero-casearia, un caso non isolato che mette ancora una volta in luce lo sfruttamento estremo a cui sono sottoposti gli animali per la produzione del latte.

Nel corso di un’investigazione sull’industria lattiero-casearia in India, il team di Animal Equality ha assistito a maltrattamenti spietati sulle bufale allevate per il loro latte da parte degli operatori di un caseificio nel villaggio di Paglahat, vicino a Calcutta.

Mentre venivano caricate su un camion per il trasporto, le bufale, già debilitate a causa dello sfruttamento a cui sono state sottoposte, sono state picchiate e abusate crudelmente. In particolare, il video di Animal Equality mostra:

  • Tre operatori che stringono violentemente i genitali di una bufala con le mani per costringerla a salire sul camion;

  • Gli operatori che picchiano per diversi minuti la bufala senza pietà, torcendole la coda e inserendole un bastone nei genitali, causandole ferite e forte dolore;

  • Gli operatori che versano acqua sulla bocca e sulle narici dell’animale per farla sentire come se stesse annegando e spingerla a salire sul camion;

  • La rampa utilizzata per caricare le bufale sul camion posizionata in modo non adatto a permettere il movimento degli animali, motivo per il quale è normale che essi non riescano a salire agilmente;

  • Altre 5 bufale visibili sul camion, dove sono state stipate dopo essere state sottoposte agli stessi abusi.

Secondo i ritrovamenti, inoltre, il camion non disponeva delle infrastrutture previste dal Regolamento indiano sui trasporti del 1978 e dalla Legge sui veicoli a motore del 1988. Animal Equality ha denunciato questo terribile abuso all’Animal Welfare Board of India, ente del Ministero della Pesca, della Zootecnia e dell’Allevamento, alla Calcutta Society per la prevenzione della crudeltà sugli animali nonché ai servizi veterinari e zootecnici locali. L’Animal Welfare Board of India ha a sua volta presentato una denuncia al Commissario di Polizia e ha trasmesso le prove al Vice Commissario e al Direttore del dipartimento zootecnico di Stato.

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Il caso delle bufale tragicamente abusate documentato in India è solo la punta dell’iceberg di un sistema di sfruttamento e maltrattamento che avviene in tutto il mondo, Italia compresa. Dal 2017 Animal Equality ha indagato su oltre 140 allevamenti lattiero-caseari documentando le violenze che avvengono in modo sistematico sulle mucche, come le continue gravidanze forzate e la stimolazione incessante delle mungiture, che rendono questi animali deperiti nel giro di due-quattro anni dopo essere arrivati a produrre fino a 60 litri di latte al giorno, contro i 4 che produrrebbero in natura. 

Il reportage realizzato da Animal Equality in Italia nel 2019 ha inoltre mostrato come siano all’ordine del giorno mastiti – infiammazioni delle mammelle molto dolorose – e gravi zoppie, causate dallo sforzo costante per i parti, dalla gestione di mammelle enormi ma anche dalle condizioni della pavimentazione presente negli allevamenti, che comporta spesso ferite agli zoccoli e alle zampe.

Sempre nel 2019, con l’inchiesta Una bufala tutta italiana, Animal Equality ha denunciato le terribili condizioni in cui vivono più di mezzo milione di bufale e bufalini in Italia, tra animali morti abbandonati negli allevamenti intensivi e altri ricoperti di feci e fango mentre sono impiegati nella produzione a marchio DOP delle cosiddette eccellenze del Made in Italy. I bufalini maschi sono infatti considerati dai produttori semplici scarti senza mercato, spesso vengono quindi abbandonati a morire di fame e di sete per ridurre i costi del loro smaltimento.

La recente inchiesta sotto copertura realizzata da Animal Equality nel Regno Unito svela inoltre le pesanti violenze e l’abbandono deliberati nei confronti di oltre 650 mucche e vitelli impiegati all’interno dell’allevamento Madox Farm, che rifornisce con i propri prodotti lattiero-caseari il più grande trasformatore e grossista indipendente del Regno Unito, Freshways. Le immagini, mostrate a milioni di telespettatori in esclusiva su BBC One, documentano operatori che prendono a calci e pugni le mucche sul muso e nello stomaco, e le colpiscono con affilate pale di metallo, in grave violazione delle norme di protezione animale.

In Italia più di 2,6 milioni di mucche sono allevate per il loro latte ogni anno, di queste il 4% viene macellata ancora incinta, cioè quasi 130.000 mucche, un dato che supera la media europea. Allevare mucche per il loro latte comporta inoltre l’emissione nell’atmosfera di gas tossici e dannosi per l’ambiente – ovvero metano, protossido di azoto e anidride carbonica, un aspetto che mostra anche il terribile impatto ambientale di questa industria.

“Animal Equality continuerà sempre nell’azione di inchiesta e denuncia di un’industria che spesso viene dipinta come bucolica o attenta al benessere degli animali, ma che ogni volta che viene indagata si dimostra fallace e violenta con gli animali coinvolti. Di fronte alle immagini raccolte dalle associazioni e dalle autorità e ai dati che dimostrano l’impatto su animali e ambiente della produzione di latte, è fondamentale agire tempestivamente per diminuire il consumo di latte e derivati e scegliere opzioni più compassionevoli: ogni cittadino può fare qualcosa per questi animali, scegliendo di tenere le loro sofferenze lontane dalla proprio alimentazione. Anche per questo Animal Equality chiede ai partiti italiani di sostenere e incentivare la produzione di bevande e proteine vegetali alternative al latte di origine animale, nel rispetto di quelli che sono anche i piani dell’Unione europea promossi dal Green Deal e dal piano Farm to Fork”, dichiara Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia.

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Redazione

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