Radio, la Rai ‘spegne’ l’AM: proteste dalla Croazia e Slovenia

Lo scorso 11 settembre (guarda qui) la Rai ha cessato le trasmissioni sulle onde medie, quelle contraddistinte sulle radio dalla sigla AM con banda di ricezione da 526 a 1620 khz.

La concessionaria del servizio pubblico radio-tv lo ha comunicato incidentalmente avvisando che «dall’11 settembre 2022, causa cessazione delle trasmissioni radiofoniche Rai in modulazione onde medie, le audiodescrizioni dei programmi televisivi per i non vedenti saranno disponibili solo sui canali audio dedicati della televisione digitale terrestre e online».

La decisione era nell’aria da anni, all’orizzonte sin dal 2004 quando la Rai avviò la chiusura di molti degli impianti di trasmissione e ai restanti affidò il segnale unificato di Radio 1.

Il servizio pubblico ha abbandonato le frequenze radio AM per puntare sulle stazioni FM, sul DAB e sulle dirette streaming.

“È gravissima la decisione unilaterale della Rai di cancellare le trasmissioni radiofoniche in AM (modulazione d’ampiezza) della sede del Friuli Venezia Giulia dedicate alla comunità slovena della regione, alla comunità degli italiani che vivono in Croazia e in Slovenia, nonché le trasmissione dedicate alla generalità degli utenti del Fvg – a segnalarlo la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani e la senatrice Tatjana Rojc (Pd) -. Con questo atto la Rai disattende gli obblighi previsti dalla specifica convenzione stipulata con il Governo italiano. L’esecutivo, e segnatamente il Dipartimento per l’Editoria, deve a questo punto tutelare gli interessi della comunità e attivare le sanzioni finanziare contro la Rai previste dalla Convenzione”.

(Dire)

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Redazione

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