Elezioni, la ‘sobria’ notte di Meloni e FdI tra Renato Zero e Coca-Cola

“E fateci godere un po’, almeno stanotte…”. Sono quasi le due di notte quando Ignazio La Russa sbotta davanti all’ennesimo cronista che gli chiede a che ora arriverà al comitato elettorale Giorgia Meloni per commentare il voto che consacra Fratelli d’Italia primo partito d’Italia.

“Giorgia decide lei quando venire, aspetta di avere risultati sicuri, forse passa…”. Come forse? La Russa sorride, le percentuali sono alte, gli avversari sono dietro, gli alleati ancora di più. Meglio questa notte o quella del triplete interista? “Tutte e due”, sorride l’ex ministro della Difesa.

CHAMPAGNE BANDITO: “IL PAESE VIVE MOMENTO DIFFICILE”

Intorno a lui, giornalisti e (i pochi) parlamentari presenti si chiedono da tempo se e quando Meloni si paleserà. Succederà alle 2.30. Prima di quel momento è una serata lunga all’hotel Parco dei Principi, in un’atmosfera un po’ sospesa, nella lunga attesa dell’arrivo della leader. “La nostra è una gioia contenuta – spiega ancora La Russa – ce lo siamo detto: guai a festeggiare sfrenatamente mentre il Paese vive un momento così difficile. Ho brindato con la Coca-Cola, non con lo champagne. È una serata sobria”.

ARRIVANO I PARLAMENTARI

Mentre arrivano i primi exit poll, che col tempo diventano proiezioni, nel seminterrato dell’albergo a due passi da Villa Borghese fa capolino qualche parlamentare: Donzelli, Lollobrigida, Rampelli, Crosetto, Trancassini, Delmastro. “Con questi numeri possiamo governare“, si sbilancia per primo Rampelli. Gli altri a lungo tacciono. Quando arriva Crosetto, lo fa a grandi falcate: “Dov’è il buffet?”.

MELONI VOTA IN EXTREMIS

Passano le ore ma la leader non si vede. Ha votato poco prima delle 23, quando il seggio stava per chiudere, ma al Parco dei Principi non si vede. Le telecamere, dopo aver intervistato i pochi parlamentari disponibili, si spostano in parte all’esterno dell’albergo, nella speranza di intercettare l’arrivo di Meloni. Qui l’attesa diventa surreale. Passano auto scure, taxi, vetture private che scaricano all’ingresso dell’hotel ospiti italiani e stranieri. Quando una chioma bionda scende da un’auto un fotografo straniero si lancia e scatta decine di volte, ma non è Meloni.

CERCHI MELONI E TROVI RON E RENATO ZERO

Continua l’attesa. Arriva un’auto scura, scende il cantante Ron. Verso l’una e mezza arriva un’altra vettura con conducente. Dentro c’è una figura che si copre il volto con un cappotto. Forse è lei, dice qualcuno. No. Si apre la portiera e fa capolino Renato Zero, che ha appena finito il concerto al Circo Massimo. Boccone ghiotto anche lui, alcuni fotografi provano a immortalare il cantante. Lui va su tutte le furie e sbotta: “Ma che volete? Non si può nemmeno andare a dormire in albergo? Questa è una dittatura…”.

FINALMENTE ECCO GIORGIA

Dentro, un’ora dopo, arriva Meloni: “L’Italia ha scelto noi“, dice. “Abbiamo fatto l’impossibile”, sottolinea citando San Francesco. Poi baci e abbracci, qualche lacrima in sala. In sottofondo suona Rino Gaetano.

(Dire)

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Redazione

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