(VIDEO) L’edizione settimanale del TG Sanità: vaccini covid, epatiti, tumore fegato

Il TG Dire Sanità e Salute a cura della redazione giornalistica dell’Agenzia Dire.

Ecco i titoli:

– VACCINO. SPERANZA: CHI PUÒ FACCIA QUARTA DOSE ANTI-COVID, NON ASPETTI SETTEMBRE “In queste giornate in cui il numero dei casi Covid-19 è piuttosto elevato bisogna avere un elemento in più di precauzione. Il mio incoraggiamento ai più fragili è di non aspettare settembre, ma di fare subito la quarta dose in modo da essere più protette”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della celebrazione dei 60 anni del servizio sanitario della Polizia di Stato, che si è tenuta la settimana scorsa a Roma presso la Scuola Superiore di Polizia. “In queste ore c’è un confronto tra le autorità scientifiche europee- ha aggiunto Speranza- valuteremo come adeguare anche l’utilizzo dei vaccini alle indicazioni che eventualmente arriveranno”.

– EPATITI VIRALI. SIMIT-AISF: PRIORITÀ PREVENZIONE, SCREENING E TRATTAMENTO Accelerazione delle Regioni nei programmi di screening per l’epatite C; ampliamento della prevenzione nei confronti dell’epatite B; approvazione della nuova terapia per l’epatite Delta. Secondo gli esperti dell’Aisf e della Simit sono queste le tre priorità con cui è necessario confrontarsi nella lotta contro le epatiti virali. Se n’è discusso a Roma nel corso di un incontro istituzionale organizzato presso il ministero della Salute. “Il tema delle epatiti è all’attenzione del ministero della Salute e del governo- ha sottolineato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri- L’obiettivo posto dall’Oms di eliminare l’epatite C entro il 2030 è ambizioso ma realizzabile nel nostro Paese, con l’impegno condiviso di tutte le parti interessate, dal governo centrale alle Regioni, a cui sono stati già erogati 71,5 milioni di euro previsti dalla legge di bilancio del 2019”.

– EPATITE C. TOSCANA IN STALLO SU ERADICAZIONE, ESPERTO: MANCA STRATEGIA “Per quanto riguarda le politiche di eradicazione dell’HCV in regione Toscana, in questo momento siamo in una fase di stallo, perché non è stato ancora deciso quale possa essere la strategia da seguire”. Lo ha fatto sapere il dottor Pierluigi Blanc, direttore della SOC Malattie Infettive -Azienda USL Toscana Centro, in occasione del corso di formazione ECM sulla gestione dei tossicodipendenti con epatite C, organizzato dal provider Letscom E3 con il contributo incondizionato di AbbVie. Il corso rientra nell’ambito di ‘HAND’, il progetto di networking a livello nazionale patrocinato da quattro società scientifiche (SIMIT, FeDerSerD, SIPaD e SITD). “La regione- ha aggiunto Blanc- ha deciso di ricominciare a pressare soprattutto sui Ser.D. per arrivare ad ottenere il massimo dello screening nei pazienti afferenti alle strutture stesse”.

EPATITE C. ESPERTO: IN CAMPANIA SPICCA IL ‘MODELLO CASERTA” E intanto in Campania spicca il ‘modello Caserta’. “Abbiamo inventato un modello organizzativo semplificato- ha fatto sapere Vincenzo Messina, Direttore della UOC Malattie Infettive AO di Caserta Sant’Anna e San Sebastiano, nel corso della tappa partenopea di Hand- che si basa su un costo economico zero, sull’aver coinvolto ed entusiasmato tutto il personale sanitario del territorio (medico, psicologico, psichiatrico, generico) dei sei Ser.D. della provincia, delle carceri, delle case di cura e di tutte le strutture sanitarie dedicate all’ospitalità di persone i cui comportamenti possono averle esposte maggiormente al virus dell’epatite C”. Secondo l’esperto bisogna quindi “uscire dalle torri di avorio e andare a cercare i pazienti difficili- ha concluso- che non hanno cognizione della problematica e che non sono avvezzi ad avere contatto con un sistema sanitario strutturato”.

– TUMORE DEL FEGATO. L’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE DI VERONA Un approccio multidisciplinare per la presa in carico dei pazienti con epatocarcinoma. È la strategia messa in campo dall’Azienda ospedaliera universitaria di Verona, che ha strutturato un team di professionisti, composto da epatologi, chirurghi, oncologi, radiologi, trapiantologi, ma anche nutrizionisti, in grado di fare una valutazione complessiva del caso per poter poi scegliere la terapia migliore per ciascun paziente. Per fare il punto sul ‘modello’ veronese, ha fatto tappa in città ‘Uniti e vicini ai pazienti con epatocarcinoma’, il road show promosso da Roche con il patrocinio di EpaC Onlus. La tappa di Verona è stata la terza di un ciclo di appuntamenti in varie regioni italiane che coinvolgerà diversi centri di riferimento a livello locale e regionale, per riflettere sui bisogni dei pazienti con epatocarcinoma e sulle best practices nella gestione dei percorsi di diagnosi e cura.

– MALATTIE INFETTIVE. PRESENTATO NUOVO PROGETTO FORMAZIONE PER MMG “Attribuire al medico di medicina generale un ruolo determinante nella gestione delle malattie infettive, a partire dal Covid-19 per arrivare ad HIV ed epatiti”. Per questo è stato ideato un nuovo progetto di formazione per i medici di medicina generale messo in piedi da Regia Congressi con il patrocinio della Simg e della Simit. Il progetto è stato presentato la settimana scorsa presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. “Stiamo iniziando a disegnare un percorso per le nuove generazioni di medici- ha sottolineato Claudio Cricelli, presidente della Simg- Questo processo riguarda soprattutto le cosiddette ‘patologie acute’, talvolta sottovalutate dalla medicina generale. Come emerso con il Covid, queste oggi rappresentano delle emergenze e i pazienti arrivano dallo specialista quando le opportunità di risoluzione sono già andate sprecate”.

(Cds/ Dire)

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