(VIDEO) L’edizione settimanale del TG Hi-Tech

E’ online l’edizione settimanale del Tg Hi-Tech a cura della redazione giornalistica Agenzia Dire.

SPAZIO, VEGA C È PARTITO. LA MISSIONE È MADE IN ITALY

È partito dalla base spaziale europea di Kourou, in Guyana Francese, il vettore Vega-C dell’Esa realizzato negli stabilimenti di Avio a Colleferro. Un lancio inaugurale attesissimo in un “giorno emozionante, che segna anche un nuovo inizio dopo il periodo pandemico”, spiega Simonetta Ghini, Director of ESA’s Earth Observation Programmes e Head of ESRIN. A dieci anni dal lancio del primo vettore Vega, questa versione “consolidata” porta con sé molti elementi italiani: l’Italia è infatti il principale contributore di Vega-C, con un finanziamento pari al 50% del totale. Non solo: a bordo del missile c’è il satellite scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana Lares 2 e italiani sono anche due dei sei cubesat previsti a bordo, Astrobio, realizzato da Inaf e Scuola Ingegneria Aerospaziale, e Greencube, realizzato da Sapienza Università di Roma.  Anche il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, che ha assistito al lancio da Kourouc, ha parlato di orgoglio “per il contributo determinante dell’industria italiana in questo settore che ora può contare su un lanciatore di media taglia più avanzato e competitivo”. Con Vega-C, ha sottolineato Colao, “l’Italia è oggi l’unico Paese in Europa insieme alla Francia, e uno dei pochi nel mondo, ad avere un accesso indipendente allo Spazio”.

GLI INFLUENCER GUADAGNANO SEMPRE DI PIÙ (ANCHE IN ITALIA)

Compensi sempre più alti per gli influencer, anche in Italia. DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, ha aggiornato il “listino” dedicato al mercato italiano dell’influencer marketing evidenziando una crescita imponente per chi lavora su YouTube (+60%), TikTok (+22%) e Instagram (+33%) e un crollo vertiginoso delle quotazioni per Facebook (-35%). L’aumento dei compensi degli influencer riguarda tutte le tipologie di professionista (dai nano ai micro, dai mid-ter ai macro, fino ai mega influencer e alle celebrity) e se nel 2021 si arrivava a pagare fino a 60mila euro per un post, nel 2022 un video su YouTube segna un nuovo record: può valere fino a 80mila euro. Il tariffario riflette la crescita globale del mercato dell’influencer marketing, che già nel 2021 aveva registrato un +15% rispetto all’anno precedente, raggiungendo volumi di circa 280 milioni in Italia e generando 450mila posti di lavoro, di cui 350mila come influencer e creator e gli altri nei ruoli che orbitano intorno a queste attività. Nel mondo, nel 2021 aveva raggiunto i 13,8 miliardi contro i 9,7 del 2020, di cui 3,7 miliardi di dollari negli USA, dove il mercato era cresciuto del 26% rispetto al 2020, con un +30% di agenzie e piattaforme specializzate. Ora, l’anno in corso sta centrando un risultato che, secondo le analisi di DeRev, si attesterà su un +20% rispetto al 2021, portando il giro d’affari complessivo a oltre 335 milioni di euro, e a una prospettiva di crescita che punta a superare i 500 milioni di euro nei prossimi tre anni.

LA RETE IDRICA ORA SI RIPARA CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Nei capoluoghi di provincia e città metropolitane si perdono 42 metri cubi di acqua al giorno per chilometro di rete, in altre parole nella rete che si sviluppa su oltre 57 mila chilometri oltre il 36% dell’acqua va persa. Ecco allora algoritmi che individuano i punti della rete idrica a maggior rischio per rilevare e pianificare sostituzioni mirate delle condotte, consentendo attraverso l’intelligenza artificiale di riparare la rete idrica prima che si verifichi un evento. Li elabora Sensoworks, startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale supportata da piattaforme multilivello. Gli algoritmi prendono in esame tutti i fattori che possono determinare la rottura di una condotta, dai fattori endogeni quali età, materiale e diametro della condotta a quelli esogeni quali temperatura, tipo di suolo, livello di profondità, eventuali radici presenti nel terreno o cedimenti, tenendo in conto anche i dati sulle perdite effettive degli anni precedenti.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE DECIFRA UNA LINGUA DI 3.500 ANNI FA

Un sistema di scrittura rimasto ancora indecifrato, proveniente all’isola di Cipro e risalente a circa 3.500 anni fa. Un rebus che per la prima volta è stato affidato all’intelligenza artificiale che lo ha risolto. A portare avanti il progetto è stato un gruppo di ricerca dell’Alma Mater di Bologna, utilizzando un sistema di ‘deep learning’ per fare luce sul sistema di scrittura cipro-minoico. Diffuso sull’isola di Cipro nella tarda Età del bronzo, ancora oggi non c’è consenso tra gli studiosi sui segni che lo compongono. Secondo alcuni scienziati infatti esistono quattro sottogruppi separati di segni (di cui fa parte anche una variante arcaica), che registrano lingue differenti tra loro. Ma queste differenze potrebbero anche essere dovute a diversi stili e modalità di scrittura. Gli studiosi hanno dunque analizzato per la prima volta il cipro-minoico attraverso avanzate tecniche di ‘deep learning’. È stato realizzato un vero e proprio modello ad hoc – che si chiama ‘Sign2Vecd’ – che è stato addestrato ad analizzare e catalogare non solo i diversi segni del cipro-minoico, ma anche intere sequenze di segni. L’intelligenza artificiale ha così permesso agli esperti anche di individuare eventuali errori nella trascrizione dei segni e relazioni fra essi.

(Dire)

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