Centri Impiego, Comitato Idonei vuole risposte dalla Regione Campania

“Sempre più spesso stampa e talk show televisivi enfatizzano l’inefficienza e la scarsa capacità di intermediazione dei servizi pubblici per l’impiego, mostrandone al contempo le condizioni di fatiscenza e la scarsa professionalità dei suoi operatori. A farla da protagonista, in negativo, sono molto spesso i CPI campani, da sempre atavicamente caratterizzati da gravi carenze sia di personale sia di dotazioni infrastrutturali e tecnologiche che ne accentuano il divario rispetto, soprattutto, alla rete nazionale delle regioni del centro nord. Chiariamo subito che, a nostro avviso, è profondamente ingiusto e sbagliato gettare la croce sui dipendenti dei centri, largamente sottodimensionati in numero e con profili di competenza coerenti con lo svolgimento delle pratiche burocratiche amministrative ad essi richiesti prima delle riforme dei primi anni 2000, ma poco coerenti al fine di agire il ruolo che il nuovo assetto riformatore assegna ai servizi pubblici per l’impiego”. A dirlo, in una nota stampa,

“Peraltro questa enfatizzazione sull’intermediazione, attività sicuramente fondamentale, rischia di dare una rappresentazione parziale e distorta del ruolo dei centri per l’impiego nell’attuale contesto del mercato del lavoro, offuscando gli altri servizi che i centri per l’impiego sono oggi chiamati ad erogare, sia pure in concorso con gli operatori, pubblici e privati, autorizzati e accreditati, e che assumono un peso sempre più crescente quando si ragiona in termini di politiche attive per il lavoro. A ben vedere l’odierno mercato del lavoro risponde a logiche improntate sulla flessibilità, in ingresso e in uscita, e spesso si caratterizza per la precarietà e  marginalità economica dei rapporti di lavoro. L’elemento caratterizzante del lavoro è la discontinuità delle prestazioni lavorative. In condizioni simili per una quota sempre più significativa di lavoratrici e lavoratori, come forma di tutela per minimizzare i tempi di disoccupazione fra un lavoro e l’altro, non resta altra scelta che mantenere alta la propria occupabilità. Ecco, quindi, emergere con chiarezza il nuovo ruolo che viene assegnato ai centri per l’impiego: il coordinamento, la regia, la porta di accesso, alla rete territoriale dei servizi per il lavoro e forme di interazione/integrazione, competitive o collaborative, con gli operatori privati della rete per l’erogazione dei servizi di orientamento, qualificazione, riqualificazione, ecc finalizzati a colmare la distanza dal mercato del lavoro e per tale via migliorare il proprio grado di occupabilità”.

“Parafrasando una metafora calcistica proposta da ISFOL che guarda i Servizi pubblici per l’impiego come ad una squadra in cui “ogni giocatore ha un ruolo specifico ed è nell’apporto al “gioco di squadra” che viene valutato” per poi interrogarsi “Si può giudicare un centrocampista per i gol fatti, alla stregua di un centravanti? Il Cpi è il regista del mercato del lavoro, che occasionalmente fa intermediazione diretta (facendo gol), ma molto più spesso agisce indirettamente (fornendo assist), potremmo dire: si vuole che i centri per l’impiego continuino a buttare la palla in tribuna nella speranza di non prendere gol per cercare di non retrocedere o si vuole investire per rafforzare la squadra e metterla nella condizione di vincere le nuove sfide? Questa è la sfida che la regione Campania ha davanti a sé. Le risorse per rinnovare ed ampliare la rosa della squadra sono quelle messe a disposizione dal piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego, ed è una squadra che può contare su 1.840 nuove unità di personale. Per ora siamo fermi a poco più di 500 assunzioni. Gli altri, gli idonei dei concorsi per il potenziamento dei CPI banditi nel 2019 e 2021 sono pronti ad entrare in campo e fornire i loro assist per fare GOL”.

“La regione è pronta? Sugli spalti centinaia di migliaia di cittadini campani siamo certi apprezzeranno la nuova squadra. Il Comitato idonei dei CPI Campania chiede alla Regione Campania di accelerare i processi assunzionali attraverso il tempestivo scorrimento ed assorbimento di tutte le graduatorie di idonei formatesi a seguito dei bandi 2019 e 2021 emanati dalla nostra regione”.

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Redazione

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