Sindaco condannato, i legali della donna: “Guida ha provato a demolire la sua reputazione”

“Il Tribunale di Napoli Nord ha riconosciuto con la sentenza di condanna pronunciata nei confronti di Vincenzo Guida e Domenico Guida che le condotte persecutorie e diffamatorie hanno una rilevanza pubblica: in una situazione di separazione, non è normale, ma costituisce reato costringere la moglie e i figli a vivere nella perenne situazione di ansia e paura per la propria incolumità, cercando anche di fare il vuoto «sociale» intorno alla coniuge attraverso una campagna di demolizione della sua reputazione e di quella di chi ha deciso di non girarsi dall’altra parte, ma di assicurare supporto e aiuto”. A dichiararlo gli avvocati Teresa Manente ed Ilaria Boiano, che hanno rappresentato la moglie del sindaco di Cesa, Enzo Guida: nel processo appena concluso, in primo grado, c’è stata la condanna per il primo cittadino.

“Attendiamo le motivazioni della sentenza, poichè siamo convinte che traccerà un pezzo importante nel percorso sociale di riconoscimento della gravità delle condotte perpetrate nelle relazioni familiari anche attraverso l’uso di internet e i social network”.

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Redazione

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