Caldo e afa non mollano, picchi a 39-41 gradi

“L’imponente e precoce ondata di caldo africano, che ha stabilito nuovi record di temperatura massima tra Spagna (44 gradi in Andalusia), Francia (42.8 a Biarritz) e Mitteleuropa (39.2 in Germania a Cottbus, record dal 1888 ad oggi), “nel corso dei prossimi giorni continuerà a farsi sentire su gran parte del nostro Paese”. È la previsione del meteorologo di 3bmeteo.com Manuel Mazzoleni che aggiunge: sono “attesi picchi sino a 37-39 gradi in Val Padana, specie centro orientale, interne del Centro ma anche pianure campane, cosentino e crotonese; picchi locali di 39-41 su Tavoliere, materano, interne sarde e sicule”.

Il deficit di piogge intanto continua: si protrae dall’inverno, e “continua a preoccupare molte zone dello Stivale, in particolar modo al Nord. Le piogge sono infatti dimezzate rispetto allo scorso anno e la crisi idrica ha raggiunto livelli eccezionali in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna ma anche Valle d’Aosta e parte del Trentino. In Piemonte il Po ha una portata d’acqua di -72% rispetto al normale, ma un po’ tutto il fiume sta vivendo la siccità più grave degli ultimi 70 anni. Di questo passo si rischia una riduzione del 50% della produzione agricola“.

Per la frutta estiva, in particolare meloni e cocomeri, si prevede una riduzione tra il 30% e il 40%, che arriva al 50% per il mais e la soia. “Negli ultimi anni, l’Europa meridionale è diventata fino al 20% più secca. Negli ultimi 25 anni il nostro Paese è stato colpito da quattro grandi siccità (nel 1997, 2002, 2012, 2017), con danni per oltre 5 miliardi di dollari. Secondo Anbi, il 70% della Sicilia presenta un grado medio-alto di rischio desertificazione, seguita da Molise (58%), Puglia (57%), Basilicata (55%)”, ricorda Mazzoleni. Ma all’orizzonte qualche nube c’è.

“Se al Centro Sud il Sole resterà protagonista per tutta la settimana, salvo qualche locale piovasco sabato sull’alta Toscana, al Nord qualche temporale sarà possibile”, prosegue Mazzoleni di 3bmeteo.com. “Nel dettaglio tra il tardo pomeriggio e la serata di martedì, così come nella prima parte di mercoledì, i temporali interesseranno Alpi, Prealpi, localmente pedemontane e vicine pianure. Poi a seguire un nuovo impulso instabile è atteso tra venerdì e sabato, con altri rovesci e temporali sui rilievi ma localmente anche su Val Padana e Liguria, e un lieve calo delle temperature. Stante i forti contrasti termici i temporali potrebbero localmente risultare intensi, con rischio grandinate puntuali e colpi di vento improvvisi. Va precisato che questi temporali, localizzati e improvvisi, non andranno a risolvere la crisi idrica in atto. Per questo servirebbero le estese e produttive perturbazioni atlantiche”.

(Dire)

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Redazione

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