Grazie a Putin la Nato si allarga e Draghi snobba Conte e Salvini

Anche oggi a decidere sono le armi: quelle dei soldati ucraini che difendono il loro Paese invaso da Putin; quelle della soldataglia russa mandata dal dittatore a distruggere un paese e a massacrare cittadini che di stare sotto il loro tallone proprio non ne vogliono sapere. Le immagini che arrivano dal fronte, drammatiche, mostrano anche aspetti incredibili, della ferocia e sadismo di Putin, già segnalato nelle memorabili inchieste della giornalista Anna Politkovskaja uccisa dai sicari di Putin nell’ottobre del 2006.

Anche allora mamme e padri di soldati russi morti sui diversi fronti che il dittatore aveva aperto reclamavano, invano, la restituzione dei corpi per poterli seppellire. Anche oggi in Ucraina il dramma di ripete, con migliaia di corpi dei soldati russi uccisi abbandonati e accatastati. Prova provata che per Putin sono carne da macello, mandata al massacro solo per mantenersi il suo potere, per poter reclamare un posto alla tavola dei grandi. Certamente vanno trovate conferme, provato che non si tratti di propaganda a favore dell’Ucraina, ma le immagini mostrate dei gioielli di famiglia, anelli e collanine d’oro, trovati nelle tasche dei soldati russi uccisi, confermano le accuse di tanti cittadini ucraini, testimoni di uccisioni, saccheggi e stupri.

La notizia arrivata oggi dalla Finlandia, e a suo tempo avanzata dalla Svezia, di voler entrare a far parte della Nato poi evidenzia ancora di più l’altro fallimento di Putin, che puntava a dividere il fronte Occidentale e che invece lo sta rafforzando e unendo ancor di più.

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(Dire)

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