Concorso dirigenti Regione, Ronghi: “Basta colonizzare il consiglio regionale”

“Come emerso da notizie di stampa e sottolineato da dichiarazioni sindacali e politiche, sulla procedura concorsuale regionale per dirigenti non appare esserci la necessaria chiarezza. Pertanto, sarebbe opportuno, per la Regione, disporne la revoca in autotutela”. E’ quanto afferma il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi.

“Alla luce di quanto emerso, sembra che i requisiti, particolarmente larghi, previsti per la partecipazione al concorso, potrebbero favorire i dirigenti assunti a tempo determinato, sulla base di rapporto di natura fiduciaria, presso le strutture di diretta collaborazione della presidenza e della giunta – sottolinea Ronghi – ed, inoltre, sembra che, al fine di “liberare” posti dirigenziali in Giunta, l’esecutivo regionale abbia ritenuto occupare i posti dirigenziali liberi in Consiglio, ricorrendo all’istituto del comando il quale, però, è previsto, secondo le vigenti leggi regionali, solo presso le strutture politiche e non presso quelle amministrative, il che farebbe emergere anche eventuali profili di illegittimità oltre che di opportunità”.

“Pertanto – conclude il Segretario generale di Cnal –, per fugare ogni dubbio su tale procedura, sarebbe opportuno che la Regione la azzerasse e ripartisse da un  vero confronto con i sindacati in piena trasparenza”.

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Redazione

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