L’affondo di Orabona: ”La disastrosa nuova dimensione di Aversa”

Nell’ultima sua  intervista ad un noto quindicinale, il sindaco Alfonso Golia ha profetizzato che “Aversa avrà una dimensione nuova” ed ha comunicato alpopolo tutto di “avere realizzato (nientemeno !, n.d.r.) la più grande pianificazione del territori in sinergia con percorsi dico-progettazione con la cittadinanza attiva ”che culminerà con la “realizzazione di un biolago ed una nuova forestaurbana”. Di fronte ad una indecorosa ed invivibile realtà cittadina, attribuibile alla sua inadeguatezza politica, al suovergognoso ribaltone ed al suo vassallaggio verso discutibili personaggi politici, Golia, dunque, “delira” su un fastoso epirotecnico futuro della città. E lo fa con una scrittura ispirata ad una cartolina mitologica, (forse disegnata aquattro-mani con il “linguaggio” suggerito da pseudo-accademici in attesa di “incarico”) senza, per di più, riuscirea districarsi dal groviglio degli argomenti che in maniera ripetitiva affastella in un pentolone ribollente di parole inordine sparso e casuale, tipiche del linguaggio dell’imbonitore.

Tra l’altro, dopo la lettura della sua intervista, anche per chi ha fiato da vendere, è difficileuscirne senza restare vittima di una crisi asmatica per il chilometrico e sfibrante periodare in cui si dipana. Prolisso eripetitivo come pochi, logorroico sino allo spasmo, con un fraseggio in uso a chi non ha niente da dire e nulla da offrire, si esibisce come maratoneta della parola per tentaredi convincere e convincersi che con la sua “politica” (?) migliorerà la vivibilità della città e delle periferie. E questo semplice concetto, che, senza qualche “aiutino”, avrebbe potuto esprimere con quattro sue parole e con precise echiare indicazioni, dovrebbe avvenire, come tenta di contrabbandarli, grazie a ”suoi progetti. I quali, però, non siconoscono e che per di più sarebbero stati pensati e scritti” da altri e non dalla Politica o dal Consiglio comunale, né tanto meno dalla evocata ma sconosciuta e comunque del tutto assente “cittadinanza attiva“.

La vita aversana, poi, secondo il noto ribaltonista, migliorerà grazie ad una“forestazione” (quella  amazzonica?) periferica e cittadina. La quale “forestazione”, però e per la verità, per l’inerzia l’incapacità della sua oscena ammucchiata politica, è già spontaneamente e gratuitamente e vergognosamente presente nelle disastrate ed incolte aiuole della città e nella pietosa villa comunale e nel selvaggio Parco Pozzi e nelderelitto e ormai inesplorato Parco Grassia, e così via forestando”.

Come ciliegina sulla torta, Golia prospetta inoltre agli aversani facendo leva sul fascino e lasuggestione del “cripto-termine”-  nientemeno che  un biolago  (a parte quello che è solo un microscopico specchio d’acqua ornamentale,  a quando la promessa dipiramidi o di una mini torre Eiffel?) ed una “mobilità ciclabile”. Se si rapporta la prima “seducente” promessa al degrado all’olezzo delle comatose fontane cittadine, Golia ci proponein effetti una “pozzanghera”, nella quale tutt’al più, lui “regnante”, pasceranno le anguille e le rane. Quanto invece alla ciclabilità”, dato lo stato disastroso delle strade cittadine, di recente rappezzate in malo e costoso modo, il ribaltonista ci prospetta un incremento esponenziale dirottura di ossa degli aversani (dopo quelle morali, dunque,anche quelle fisiche) e di incidenti stradali da risarcire daparte del Comune.

Golia, “rifondatore normanno” (nel sensoche con le sue scandalose e scomposte capriole ha “rifondato” una  politica aversana ignominiosa), comegentile suo  omaggio, assicura, infine, nella sua intervista, che ha allo studio (lui o qualche interessato “accademico”?) progetti per milioni e milioni di euro.

Non ci resta che sorridere amaramente, visto che questi milioni e milioni di euro elargiti dal Governo nazionale scompariranno come fumo al vento, come quelli che già sono vergognosamente svaniti per progetti che l’amministrazione Golia non è stata in grado di istruire adeguatamente e che perciò sono staticlamorosamente bocciati.

“Aversa avrà una dimensione nuova”, questo è stato dunque il titolo pomposo dellasconcertante intervista di Alfonso Golia. Il titolo, purtroppo, ha ed avrà una esatta corrispondenza con la realtà attuale e ci  quella facilmente prevedibile nell’immediato futuro. Aversa, infatti, con una siffatta guida  priva di ogni credibilità, sprofonderà ancora di più in una “dimensione nuova che sarà sempre più indecorosa, invivibile ecaratterizzata  da un  inammissibile vassallaggio politico. questo deprimente presente e questa triste prospettiva vanno quasi interamente addebitati  a chi, politicamente debole e fragile, è rimasto ubriacato da un ruolo più grande di lui; a chi, all’insegna di valori continuamente violati dopo averli evocati, ha come suo unico progetto politico quello di restare avvinghiato alla poltrona, mantenendo gli occhi esclusivamente sullo smartphone e il cervello nei social; a chi  è stato politicamente fraudolento nei confronti dei suoielettori e a chi, per la sua inadeguatezza, è e sarà nefasto per la città di Aversa. Spunterà martedì prossimo, in consiglio comunale, un ‘David salvatore’?”

di Isidoro Orabona
coordinatore cittadino di Forza Italia
coordinatore regionale di Forza Italia seniores

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