Aversa. Manifesto cdx su caso Sogert, Scuotri contro l’opposizione

“Il dibattito sulla rateizzazione del tributo Tari è arrivato ad un inaccettabile livello di falsità e cattiveria: manifesti di opposizione come liste di proscrizione fasciste. E’ fisiologico in democrazia che talvolta lo scontro dialettico sia particolarmente duro tra maggioranza che amministra e minoranza che controlla e, se è il caso, si oppone. Tuttavia continuo a trovare incredibili ed inaccettabili i livelli di perfidia e mistificazione che si sono raggiunti ultimamente nel confronto politico-amministrativo aversano, anche e non solo riguardo alla gestione della riscossione dei tributi locali e della relativa, pazzesca e abnorme evasione fiscale pluriennale che stiamo combattendo e combatteremo fino all’ultimo, senza tirarci indietro”. Così consigliere comunale di maggioranza Mariano Scuotri (La Politica Che Serve) sul manifesto affisso dal centrodestra sulla questione Sogert.

“Non riesco ancora a capacitarmi di come si sia potuto arrivare alle liste di proscrizione esponendo alla gogna pubblica, con manifesti murali e post sui social, nomi e volti dei consiglieri di maggioranza, quasi come se fossero dei banditi ricercati del Far West, solo perché ritenuti “colpevoli” di aver detto “Basta!” alla reiterata tolleranza e “morbidezza” nei confronti di quote di evasione tributaria senza precedenti; solo, anzi, paradossalmente, per aver ripristinato la legalità dopo anni di ‘Non sento e non vedo’! In pratica l’opposizione ha scelto, in mancanza evidente di argomenti migliori e convincenti, di sprofondare sempre più nelle infime bassezze antidemocratiche dell’impolitico e populistico scontro sul piano personale. Ebbene, consapevole della mia fin troppa “non anzianità” politico-amministrativa, mi sono umilmente confrontato con qualche cittadino non più giovanissimo, con ex amministratori e consiglieri comunali di svariate estrazioni politiche e tutti mi hanno riferito che, a torto o ragione, mai prima d’ora si era oltrepassata la barriera dell’ironico sfottò politico e di qualche legittimo esposto-querela su fatti precisi per sfociare nell’incivile attacco aperto e diretto alle persone e spesso o di riflesso anche alle loro famiglie. Come, del resto, è capitato anche a me, nello specifico, con un consigliere di opposizione che ha deciso di querelarmi solo per aver detto la verità dei fatti e cioè che ci stavano per mandare a casa per aver detto ‘no’ al ricatto delle poltrone. Non so se tutto ciò sia effetto di un generale o locale imbarbarimento dei costumi politici e sociali. So, invece, che più volte qualcuno ci ha suggerito di “ricambiare” con altrettante “cattiverie” coloro che, dopo decenni di rissoso “s-governo” di questa città, hanno lasciato in eredità alla nostra amministrazione e soprattutto agli aversani una somma di debiti e di evasioni tributarie da record dei primati, una macchina comunale prossima al collasso, servizi pubblici ed infrastrutture fondamentali abbandonate a sé stesse e tanto, ma tanto “fumo negli occhi”. Siamo stati “invitati” a scendere allo stesso livello dell’attuale opposizione rasentando il Codice penale, spargendo veleni ed illazioni gratuite su persone e rispettive famiglie, adombrando abilmente verosimili sospetti di voto di scambio, di conflitti d’interesse, di corruzione, di peculato, di malversazione, di truffa, di clientelismo e quant’altro. Ci è stato perfino suggerito di definire apertamente “stupidi” i nostri oppositori politici, poiché non riescono neppure a comprendere che questa Giunta, la Giunta Golia – sfidando l’impopolarità e rischiando l’autolesionismo elettorale – sta sanando con deciso rigore ed imparzialità problemi immani e pregressi che non graveranno più sulle future amministrazioni, comprese quelle di centrodestra. Personalmente non penso di aver raccolto tali suggerimenti. Sono e resto però al mio posto, al servizio della mia città, e con alto senso del dovere, pur amareggiato e consapevole, a maggior ragione da più giovane del Consiglio Comunale, del fatto che più della metà del nostro mandato sta servendo a riparare necessariamente i disastri creati da chi ci ha preceduto; il che, insieme alla disgraziata coincidenza della pandemia Covid, ci ha costretti a rallentare ed in qualche caso a sacrificare una parte del nostro programma elettorale che con fatica stiamo rispettando rigo per rigo, principio per principio. Il tutto per cercare di ridare ossigeno, vita dignitosa e “normale legalità” ad una città che, strutturalmente, ci è stata consegnata moribonda ed in preda alla più profonda confusione dopo aver subìto ben due commissariamenti nello stretto giro di quattro anni. Si va, dunque, avanti, sorvolando sulle umane miserie morali, con le forze, il sostegno e l’entusiasmo di quei cittadini che ci dimostrano di essere ancora la maggioranza poiché hanno compreso la quantità e la qualità del nostro impegno toccando con mano i primi e crescenti risultati positivi.”

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