Lavoro, Ronghi: “sia al centro dell’attenzione politica”

“La politica deve occuparsi del mondo del lavoro, delle professioni, delle imprese. Urge definire il Salario minimo, rafforzare le tutele contrattuali, puntare su un nuovo modello di partecipazione e di cogestione dei lavoratori alla gestione delle imprese”. E’ quanto ha affermato Salvatore Ronghi, Segretario Generale di Cnal, intervenendo all’iniziativa tenuta, a Napoli, nella sala eventi di “Eccellenze Campane”, da Fratelli d’Italia.

“Il mondo del lavoro, dei pensionati, delle professioni, delle imprese è stato abbandonato dalla politica di questo Governo e attraversa una gravissima crisi che vede peggiorare le loro condizioni e perdere potere di acquisto a causa dell’aumento indiscriminato dei prezzi dell’energia, del petrolio, dei beni alimentari primari”– ha sottolineato Ronghi – per il quale “il Governo deve dare risposte certe e tempestive a favore di queste categorie e la politica porle al centro della propria attenzione per rilanciare l’intero settore produttivo e, quindi, il territorio”.

All’iniziativa hanno partecipato, inoltre, Giuseppe Fontanarosa, dirigente nazionale di FMPI, Imma Guariniello, dirigente di Snals, Raffaele De Cicco, presidente del Movimento Avvocati “5 Maggio”, Domenico Filosa, presidente di Unipan Confcommercio, Giovanni Saggiomo, dirigente medico, Luigi Ragosta, commercialista, Rosella Barone, responsabile Coordinamento “Giudici di Pace”.

“Le medie e piccole imprese hanno bisogno di un urgente taglio della tassazione e di interventi a sostegno della sicurezza sul lavoro – ha evidenziato Fontanarosa -, l’aumento dei costi di energia, gas, carburanti, effetto anche di gravi speculazioni finanziarie, sta mettendo in ginocchio la categoria, il Governo deve dare risposte efficaci ed immediate per evitare la chiusura delle aziende e salvaguardare i posti di lavoro. In particolare, bisogna dotarsi di un Piano energetico che punti sulle energie rinnovabili e che preveda il credito di imposta per l’installazione dei pannelli solari”.

“Di fronte al caro energia ed al caro materie prime alimentari, l’Italia deve correre ai ripari e puntare sulla valorizzazione  e sul potenziamento dell’agricoltura e delle propri coltivazioni – ha detto Filosa -, non possiamo continuare ad essere dipendenti da altri Paesi per l’energia, per il gas, per la benzina ed anche per il grano. In questo modo le nostre attività rischiano di chiudere e i cittadini di dover pagare cifre esose per comprare il pane che è un bene di prima necessità. Occorre un urgente taglio dell’iva sul prezzo dei beni di prima necessità”.

“Le forze politiche devono sostenere il valore del lavoro degli insegnanti e spingere per stipendi più adeguati e allineati con quelli europei – ha rimarcato Guariniello -, inoltre bisogna potenziare il corpo docenti con procedure di reclutamento più snelle e potenziare il collegamento tra il mondo scolastico, quello della formazione e del lavoro. Infine – ha aggiunto – bisogna affrontare il grave problema di garantire maggiori risorse per l’edilizia scolastica”.

“Le principali criticità che riguardano il Sistema Sanitario Nazionale riguarda la sanità territoriale che va potenziata per meglio svolgere un ruolo di filtro tra i medici di base e gli ospedali – ha evidenziato Saggiomo – per il quale “occorre rafforzare la sinergia tra prestazioni pubbliche e private per ridurre le liste di attesa. Alla luce di quanto accaduto in pandemia e per arginare il fenomeno della migrazione nel Nord Italia, è necessario rivedere i criteri di riparto del fondo sanitario che, attualmente, penalizzano le regioni del Sud Italia”.

“L’aumento della povertà ha fatto crescere anche la richiesta di gratuiti patrocini ma, mentre gli avvocati onorano il proprio impegno nei confronti dei clienti e dello Stato, quest’ultimo non fa altrettanto perché il pagamento degli onorari arriva dopo anni” – ha evidenziato De Cicco – che ha sollecitato “una modifica legislativa finalizzata a conferire ai relativi titoli di pagamento la provvisoria esecutività e dare corso ad una riforma della giustizia che stabilisca per la magistratura termini perentori entro cui concludere i procedimenti giudiziari al fine di consentire la chiusura del processo in tempi ragionevoli”.

“Il professionista meno protetto è il commercialista – ha evidenziato Ragosta – eppure è la categoria che ha lavorato di più in pandemia per dare tutele alle altre categorie, inoltre lo Stato non ha rinviato alcuna scadenza ed adempimento. La riforma fiscale è urgente, la sola riduzione delle aliquote progressive dell’Irpef non è da ritenersi tale ed è annullata dall’abolizione delle detrazioni. Inoltre, occorre potenziare il contrasto dell’evasione fiscale e tutelare il cittadino di fronte alle Commissioni tributarie garantendo che i relativi giudici siano scelti negli albi professionali secondo criteri di terzietà”.

 “I giudici di Pace hanno dato un importante contributo alla giustizia negli ultimi venti anni, ma il loro inquadramento, disposto con emendamento del Governo nell’ultima legge di bilancio, non è adeguato perché non risolve il problema del precariato e ne azzera ogni diritto pregresso pena la decadenza dall’incarico – ha evidenziato Barone – , in questo modo non si ottempera alle richieste dell’Unione Europea e si mortifica ulteriormente la categoria”.

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