Abusi edilizi in un noto hotel di Pompei, scatta il sequestro

Nella mattinata odierna personale del Commissariato di PS di Pompei, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, ha proceduto al sequestro preventivo di una pluralità di fondi e di manufatti inerenti ad una struttura turistico-ricettiva sita in Pompei, per una consistenza complessiva di oltre 14.200 mq., in ordine al reato di lottizzazione abusiva.

I reati per cui si procede, pari complessivamente a 31 capi di imputazione, oltre a quello su indicato, sono quelli di abuso di ufficio, corruzione propria, falso ideologico in atti pubblici, violazione del segreto d’ufficio, falsità ideologica in certificati, reati edilizi ed urbanistici, ascritti, a vario titolo, a 14 indagati.

Le indagini, svolte dal Commissariato di PS di Pompei sotto il coordinamento di questa Procura della Repubblica, e che si sono giovate di intercettazioni telefoniche e di una consulenza tecnica disposta da questo Ufficio, hanno permesso di accertare la realizzazione progressiva, nel corso di circa 30 anni, di una lottizzazione abusiva a scopo edificatorio relativa all’Agriturismo Vivi Natura Resort, ubicato in via Ponte Izzo del comune di Pompei, realizzata attraverso una pluralità di interventi protrattisi sino all’aprile 2021, in assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica, implementando alcuni immobili preesistenti, totalmente abusivi, oggetto di istanze di co edilizio rigettate o comunque non definite e di ordinanze comunali di demolizione, alcuni dei quali acquisiti al patrimonio comunale a seguito della mancata ottemperanza all’ordine di demolizione, edificati in un’area soggetta a vincolo di inedificabilità, a vincolo paesaggistico e di rispetto stradale, con un mutamento di destinazione, da area agricola a struttura turistico-ricettiva, incompatibile con il PRG vigente, edificando volumetrie abusive per oltre 5.000 mc. Le indagini, come affermato dal GIP nel decreto di sequestro preventivo, consentono di ritenere che le opere abusive sono state realizzate grazie alla voluta e deliberata connivenza tra coloro che avrebbero dovuto tutelare gli interessi pubblici e gli amministratori dell‘agriturismo Vivi Natura.

Sono emersi, infatti, sempre secondo quanto ritenuto dal GIP, Yillegittimità della gran parte dei procedimenti amministrativi promossi e portati avanti dallUfficio Tecnico del Comune di Pompei; il mancato rinvenimento di atti amministrativi (...); la mancata esecuzione di accertamenti finalizzati a verificare (…) quali fossero effettivamente le opere realizzate e, soprattutto, in quale contesto di realtà edilizia e commerciale andassero ad inserirsi”.

In particolare, è stata accertato un episodio di corruzione nei confronti di un geometra dell’UTC di Pompei, il quale, a fronte della dazione indebita di una somma di denaro da parte del committente delle opere abusive, avrebbe omesso di inibire l’esecuzione dei relativi lavori, di ordinare il ripristino dello stato dei luoghi e di esercitare la dovuta vigilanza sui lavori in corso. Inoltre, sono stati accertati due reati di falso ideologico in atto pubblico, da parte di un geometra dell’UTC di Pompei e di un capitano della Polizia Locale di detto Comune, che avrebbero omesso di riportare, in due distinti verbali di sequestro, alcune opere abusive relative ad un manufatto sito in via Civita Giuliana di Pompei, di proprietà dello stesso imprenditore titolare dell’Agriturismo Vivi Natura Resort. La misura cautelare reale, oltre ad essere finalizzata alla misura di sicurezza della confisca con riferimento al reato di lottizzazione abusiva, si è resa necessaria, altresì, come ritenuto dal GIP, al fine di impedire la protrazione e l’aggravamento delle conseguenze dei reati accertati, commessi in spregio della morfologia del territorio, dei vincoli posti a tutela dell’ambiente nonché della disciplina urbanistica funzionale all’ordinato e armonioso assetto del territorio.

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Redazione

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