(VIDEO) No vax, Pappalardo in piazza: protesta flop a Roma

È molto poco romantico questa mattina il San Valentino nel centro di Roma. Scarso lo shopping e tanti accessi bloccati dai mezzi blindati a protezione dei palazzi istituzionali. Obiettivo è arginare la manifestazione no vax organizzata nei giorni scorsi sulle chat telegram. L’iniziativa, autorizzata dalla questura della Capitale, è promossa dal Movimento politico Fronte di liberazione nazionale dell’ex generale dei carabinieri, Antonio Pappalardo. Prevista inizialmente al Circo Massimo, la protesta si è però poi sviluppata a piazza Venezia, proprio ai piedi dell’Altare della Patria.

La preoccupazione della questura su possibili proteste nei pressi del parlamento ha indotto misure preventive. Di fatto Via del Corso non è percorribile, così come largo Chigi e il tratto iniziale di via del Tritone. Tra le vie non si respira l’atmosfera della festa degli innamorati. Eppure la presenza dei manifestanti è esigua, circa duecento le persone in protesta, e il traffico ne risente specialmente in zona piazza Venezia. Ad occhio, il numero di cronisti e forze dell’ordine pare simile a quello di chi protesta. Al centro dei manifestanti, sotto una pioggia leggera, si erge il generale Pappalardo, cappotto di cammello e borsalino di ordinanza.

Ha problemi con i megafoni, ne cambia un paio poi finalmente riesce a ottenerne uno con le pile cariche. “Pare che Nicola Franzoni”, il leader di Fronte di liberazione Nazionale, “sia stato fermato a Velletri e condotto alla DIGOS di Roma. È un fatto spaventoso, se così fosse vi prometto che andrò personalmente a liberarlo, e dovrete venire tutti con me”, annuncia. “Grande generale!”, rispondono alcuni applaudendo. Ma nemmeno Pappalardo sa se la notizia sia veritiera. “La stiamo verificando in questi minuti”, spiega ai più facinorosi. “Al popolo italiano dico di venire a Roma, liberatevi – prosegue – Liberare Nicola vuol dire liberare noi, il popolo italiano. Siate furbi e venite a darci una mano”. Qualcuno chiede ai poliziotti di togliere le mascherine e di assecondare la ribellione della piazza. “Ci stanno bloccando i pullman sul raccordo anulare, non fatelo”, intima ancora Pappalardo alle forze dell’ordine.

Il generale è scatenato: “abbiamo consegnato un verbale di arresto per Mattarella, è stato eletto illegalmente. Non è lui il capo dello stato, l’elezione è stata irregolare”. E poi ancora: “noi siamo Il Comitato di Liberazione nazionale, Draghi va processato per estorsione”. La protesta prosegue ma senza particolari emozioni. L’accesso Via del Corso è ancora impedito, e il traffico congestionato in un 14 febbraio sempre più uggioso.

(Sor/ Dire) 

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