Crisi Ucraina. Putin riconosce il Donbass, Kiev: “il Cremlino vuole ‘resuscitare l’Urss'”

Kiev si dice fiduciosa e pronta a difendersi all’indomani della decisione di Mosca di riconoscere indipendenza delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e di inviare truppe nel Donbass con lo scopo, è la versione del Cremlino, di “assicurare la pace”.

E mentre il parlamento di Lugansk approva unanimemente l’accordo con Mosca, l’Ucraina assicura che i suoi confini non cambieranno, perché non sarà ceduto un solo pezzo del Paese: ‘Avremo perdite ma vinceremo’, ha detto ai soldati il ministro dell Difesa.

La Camera bassa del Parlamento russo (Duma) ha approvato il trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato tra il Cremlino e le due repubbliche separatiste ucraine. Circa 90mila residenti delle autoproclamate Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk sono entrati nella regione russa di Rostov e altri stanno arrivando: lo ha reso noto l’ufficio regionale di Rostov del ministero russo per le situazioni di emergenza. Lo riporta Interfax.

Il Parlamento della Repubblica popolare di Lugansk ha ratificato oggi l’accordo di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso con la Russia: lo riporta un giornalista dell’agenzia russa Tass presente alla sessione. La ratifica è stata approvata all’unanimità da 46 legislatori sui 46 presenti alla speciale sessione plenaria. La prima lettura è stata subito seguita dalla seconda ed ultima lettura.

(ANSA)

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Redazione

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