(VIDEO) Scuole, De Luca contro Draghi e Bianchi: “Ricorso offensivo, una cialtronata”

“Per quanto riguarda i ricoveri, dato il tasso altissimo di contagi, noi registriamo ogni giorno ricoveri nel numero di 50-70 pazienti. Se i numeri sono questi, significa che dovremmo trovare ogni dieci giorni altri 500 posti letto aggiuntivi”. Lo dice Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel corso di una diretta Facebook.

“Il numero dei guariti – fa sapere il governatore – non è mai pari a quello dei nuovi ricoveri -. Questa resta una criticità forte che impegna tutti quotidianamente a far fronte alle nuove esigenze. È prevedibile che il picco dei contagi – prosegue De Luca – ci sarà a gennaio. Quanto fatto finora aveva questo obiettivo: superare il mese di gennaio, senza troppi danni. È prevedibile che dopo gennaio il picco dei contagi sarà raggiunto e scenderemo rispetto alla media dei ricoveri giornalieri. In questo momento in Campania abbiamo 111 Comuni in cui non si sono riaperte le scuole”.

La Campania fa registrare oggi 20.206 casi di positività al Covid-19, rilevati a fronte di 100.228 test processati (59.122 antigenici e 41.106 molecolari). In 11.254 sono risultati positivi all’antigenico, mentre 8.952 persone sono risultate positive al tampone molecolare. A comunicarlo è l’unità di crisi della Regione, precisando che i dati tengono conto dell’aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento del ministero della Salute. Sono 26 i deceduti, 20 morti nelle ultime 48 ore e sei deceduti in precedenza ma registrati ieri. Sono 79 i ricoveri ospedalieri in terapia intensiva, mentre i ricoverati in posti letto di degenza sono 1.191.

“Il governo ha impugnato un’ordinanza della Regione estremamente equilibrata e misurata. In Campania le scuole si sono aperte il 10 gennaio, tutte, tranne le elementari, le medie inferiori e le materne per una ragione di merito semplice: essendo quella la fascia d’età più bassa e non vaccinata in maniera ampia, ci è parso ragionevole prendere due settimane di respiro per avere poi la scuola in presenza in maggiore tranquillità. Ci siamo trovati di fronte a una posizione irrispettosa del governo nazionale, offensiva per la Regione Campani e incomprensibile”.

De Luca, nel corso di una diretta Facebook, è tornato sullo scontro con il governo dopo l’ordinanza numero 1 del 2022 che disponeva la ripresa delle lezioni in Dad dopo le festività natalizie. “Il governo – ha ricordato – ha impugnato l’ordinanza della Regione Campania alle 22:15 di domenica sera, ma le scuole si aprivano il lunedì. Intanto, Comuni importanti e Regioni hanno prorogato l’apertura dell’anno scolastico, come la Sicilia, Palermo e Catania, dove i sindaci hanno fatto ordinanza di chiusura totale, ma il governo non ha impugnato nulla, a conferma che è stata fatta un’operazione propagandistica lunedì per poter dire che è tutto aperto”.

“Se pensi di intervenire quando sei già in zona rossa, le misure che prendi finiscono per essere completamente inutili. Su questi temi abbiamo avuto una posizione diversa rispetto al governo nazionale. Mentre noi ci muovevamo così, anche anticipando misure di prevenzione, abbiamo polemizzato con il governo nazionale che, a mio parere, in questi tre mesi che abbiamo alle spalle, non ha fatto sostanzialmente nulla dal punto di vista di un’azione vera di prevenzione. Il governo ha fatto una sola cosa: il Green pass”.

“Per il resto – insiste – tutta una serie di misure che andavano prese non sono state prese e questo ci differenzia dal governo nazionale. Lo dico con grande serenità, ribadendo che siamo impegnati in uno sforzo di unità e di collaborazione, come è doveroso che sia, ma siamo anche impegnati a dirci la verità delle cose e non ci sentiamo impegnati a fare sviolinate nei confronti di nessuno”. “È mancato e manca – continua il governatore – un piano serio per la sicurezza e il controllo rispetto alle decisioni prese. In Italia nessuno controlla niente. Il giorno dopo i decreti si fa finta di mettere in campo i controlli, ma nella sostanza non si controlla niente”.

“L’immagine di un presidente del Consiglio che difende il proletariato è falsa. Nella conferenza stampa di lunedì – prosegue – il presidente del Consiglio ha parlato per mezz’ora contro la Dad. Bene, osservo che la Dad non l’ha chiesta nessuno, quindi è stata una mezz’ora di esposizione demagogica contro un obiettivo inesistente”.

“Caro ministro della Pubblica Istruzione, non abbiamo intenzione di essere presi in giro da nessuno e soprattutto abbiamo l’abitudine di partire dalla realtà, non dalle parole. Non voglio farmi prendere per i fondelli da nessuno”. Così De Luca, rivolgendosi al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

“Non ci si può permettere la cialtronata – attacca – di impugnare l’ordinanza della Campania di notte e di non fare più niente”. “Il ministro dell’Istruzione – osserva De Luca – he ritenuto eccessiva l’espressione usata di ‘bambini come cavie’. Il ministro è stato informato che, quando si sono aperte le scuole, in decine di realtà avevamo bambini costretti a fare lezioni con le finestre aperte, con un freddo infernale, i cappottini addosso, le sciarpe al collo e i cappellini in testa? Così si rispettano i bambini? Dico a Draghi che in Europa una situazione del genere sarebbe uno scandalo intollerabile”.

(Red/Elm/Dire)

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