Scuole chiuse a Giugliano: interviene il Codacons

“Se consideriamo che in Campania il fenomeno della povertà educativa raggiunge livelli a dir poco allarmanti, la questione diventa ancora più cruciale e rappresenta un’emergenza nell’emergenza. Basti pensare alla disparità di trattamento cui sono stati sottoposti gli studenti campani in relazione ad altri coetanei residenti in altre regioni. Unico caso in Europa. Va altresì ribadito che in questi mesi si sono susseguiti indici di contagio disomogenei sul territorio campano, che rendono incomprensibile l’omogeneità di trattamento che ha soggiogato tutti gli studenti residenti in comuni, seppur distanti e con contagi pari a zero, alle medesime ordinanze regionali. E’ per questi motivi che è necessario agire oggi per evitare conseguenze negative sulle generazioni future”. Lo scrive, in una nota, l’Avv. Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons, che nonostante il decreto cautelare del Tar di Napoli n.90 del 10/01/2022 con il quale è stata sospesa l’ordinanza di chiusura delle scuole n.1 del 7/01/2022 del Presidente della Giunta Regionale della Campania, nonostante il richiamo del Prefetto di Napoli, “è incredibile che il sindaco di Giugliano continui a mantenere le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado chiuse”.

“Il diritto allo studio è soprattutto presenza, è il diritto a frequentare l’ambiente scolastico in un banco di scuola insieme a coetanei, tale da garantire il giusto inserimento sociale, ponendo la massima attenzione ovviamente all’uso della mascherina e alla detersione delle mani e di qualsiasi oggetto in comune, senza mai abbassare la guardia. Le misure adottate dal sindaco di Giugliano – continua l’Avv. Marchetti – sono elusive delle norme dello stato sul funzionamento della scuola, delle direttive impartite dallo stesso MIUR, che ha invece indicato espressamente che le lezioni debbano essere svolte in presenza, l’ articolo 3 Cost. che consolida il diritto di uguaglianza tra cittadini «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana […]». Il sindaco di Giugliano ha commesso –secondo noi – sia il reato di interruzione di pubblico servizio che di abuso d’ufficio e pertanto tramite l’Uff. Legale, il Codacons ha presentato all’Autorità inquirente formale denuncia affinché svolga i necessari accertamenti di legge soprattutto in relazione al reato di abuso d’uffico ex art.323 c.p.;”.

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