Quirinale, da Casini ad Amato: i papabili

C’è chi non fa mistero di ambire al Colle più alto e chi da mesi si tiene lontano dalle luci della ribalta perchè, secondo la regola aurea, al Quirinale non ci si candida ma si viene scelti.

Sono molti i personaggi politici che nell’ultimo mese sono al centro di conciliaboli in Transatlantico o sono finiti nei totonomi giornalistici talvolta al di là delle reali chance e spesso nonostante le intenzioni dei diretti interessati. In questa carrellata, senza alcuna pretesa di esaurire l’elenco, raccontiamo alcuni profili di “quirinabili” nella corsa ad eleggere il successore di Sergio Mattarella, la cui ricandidatura è ancora nei desiderata di molti.

Anche se l’attuale Capo dello Stato abbia più volte chiarito, da ultimo nel discorso di fine anno, che “il suo ruolo finisce” come prevede la Costituzione.

Ecco i papabili:

  • Mario Draghi: il civil servant e il destino del Colle;
  • Silvio Berlusconi: il Quirinale un antico sogno dopo una vita di successi e cadute;
  • Giuliano Amato: il Dottor Sottile dal curriculum dei record;
  • Marta Cartabia: la prima donna ad aver rotto il ‘soffitto di cristallo’ alla Consulta;
  • Pier Ferdinando Casini: da 38 anni in parlamento, capace di dialogare con tutti;
  • Paolo Gentiloni: un ‘nobile’ dalla sinistra extraparlamentare ai vertici Ue;
  • Letizia Moratti: la lady di ferro che ha guidato la Rai e Milano;
  • Maria Elisabetta Albertio Casellati: decana di Fi e prima donna a guidare Palazzo Madama.

(ANSA)

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Redazione

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