Quirinale, figuraccia dei partiti: Mattarella dice sì… al Parlamento

Adesso comincia il rodeo, vedremo tutti i leader di partito che si accuseranno a vicenda delle peggiori scorrettezze. Triste spettacolo della politica. Alla fine di questa maratona per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica il fatto che resti Mattarella è il segno evidente del fallimento delle forze politiche, che dopo essersi distinte nel bruciare tutti i candidati buttati nella mischia alla fine si sono dovuti arrendere ai rispettivi veti. E hanno chiesto al presidente uscente di rientrare in carica.

Mattarella ha detto sì non ai leader di partito ma ai capigruppo parlamentari. Perché è dal Parlamento che, prima dei partiti, è venuta l’indicazione per il bis. Alla fine potrà sembrare un pari e patta, una cristalizzazione della situazione in attesa della resa dei conti alle elezioni politiche nel 2023. Ma il Capo dello Stato e il premier Draghi ora sono più forti, i partiti e la politica, più deboli. → [CLICCA QUI – CONTINUA A LEGGERE]

(Dire)

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Redazione

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