Violenza donne, una casa rifugio in gni provincia campana

“Le donne che subiscono violenza spesso ritornano a casa perché non vengono accolte. Tramite le case rifugio dobbiamo anche dare loro formazione e opportunità di lavoro, elementi fondamentali per sconfiggere questo dramma”. Lo ha spiegato la delegata del presidente della giunta regionale per le Pari Opportunità della Campania Rosetta D’Amelio, intervenuta nel corso del convegno ‘Libere dalla violenza con il lavoro’ che si è svolto questa mattina nella sala caduti di Nassiriya del Consiglio regionale.

D’Amelio ha annunciato una misura che sarà inserita nel Defr 2022-2024: “In ogni provincia della Campania – ha detto – dovrà essere presente almeno una casa rifugio. Almeno una nelle province più piccole, due o tre nelle province più grandi. Lo rendiamo noto in un momento nel quale le ministre Carfagna e Bonetti hanno annunciato che i beni confiscati alla criminalità dovranno essere riutilizzati come centri antiviolenza e case rifugio”.

“Spesso – ha rilevato D’Amelio – le donne non denunciano le violenze subite. I dati di questi giorni ci dicono che oltre il 60% delle donne non lo fa, e non ne parla nemmeno con le amiche più intime. Spesso non denunciano perché non lavorano, sono in uno stato di dipendenza, temono che i figli possano restare senza una garanzia economica. Domani – ha aggiunto – ricorre la giornata che ogni anno si celebra il 25 novembre. La violenza contro le donne è un dramma culturale e lo si evince da un altro dato terribile: si è abbassata l’età di chi commette femminicidi, i casi sono aumentati nella fascia d’età che va dai 18 ai 35 anni. Se non interveniamo oggi sulle giovani generazioni non riusciremo mai a sconfiggere questo dramma”.

“Siamo alle porte del 25 novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione del fenomeno della violenza contro le donne, e oggi, come Consiglio regionale della Campania, abbiamo voluto affrontare questo tema presentando una iniziativa intrapresa qualche mese fa”. La vicepresidente dell’Assise Loredana Raia ha illustrato il contenuto della legge 17 sulla parità salariale e l’incentivazione all’occupazione e all’imprenditoria femminile approvata dal Consiglio regionale della Campania.

La norma, all’articolo 10, dedica uno spazio alle donne vittime di violenza. “Le aziende che intendono assumere le donne vittime di violenza – ha annunciato Raia – avranno una premialità: è prevista, infatti, una dote di circa 900mila euro (a partire dal 2022) per finanziare contributi parametrati all’Irap che versano le aziende. Un’azione concreta, con la quale abbiamo voluto dare forza a un tema, quello del lavoro, che riteniamo sia la leva più importante per l’autonomia e la libertà delle donne”.

Raia è intervenuta nel corso del convegno ‘Libere dalla violenza con il lavoro’ che si è svolto questa mattina nella sala caduti di Nassiriya. Presenti anche il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, l’assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive, Antonio Marchiello, la delegata del presidente della giunta regionale per le Pari Opportunità, Rosetta D’Amelio, l’assessora al Lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani, ed esponenti del mondo delle imprese e del sindacato.

“Dobbiamo fare in modo che le donne denuncino questa situazione incresciosa e inquietante nella quale si trovano, cioè – ha aggiunto Raia – di maltrattamenti e abusi per mano di un uomo che spesso è il compagno della propria vita. Per farlo devono sentire quella sicurezza che il lavoro può garantire. Il lavoro è significativo e importante per rendere le donne finalmente libere”. L’assessora Marciani punta a garantire che ci sia una “sinergia istituzionale tra Comune e Regione. Risulta fondamentale – ha detto – per mettere in piedi tutti quegli strumenti che possano sostenere le donne in difficoltà in un momento complicato come quello della pandemia, dove tante donne hanno sofferto e visto acuire le loro difficoltà”.

Per l’assessore regionale Antonio Marchiello è “irragionevole che uno Stato come il nostro debba ancora sopportare queste sofferenze. Questa norma – ha commentato – è un modo per iniziare un percorso che però per me doveva essere già terminato”. A favore degli interventi introdotti con la legge regionale 17 sull’occupazione femminile anche la parte datoriale, come ha spiegato il presidente del gruppo Giovani Imprenditori di Napoli Alessandro Di Ruocco: “Riteniamo che questa legge sia molto importante. Noi giovani imprenditori ci siamo, soprattutto in un momento come questo, cioè la fase post pandemica, durante la quale la forbice del gap di genere già esistente si è ulteriormente ampliata”.

(Nac/ Dire)

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