Terra dei fuochi, report ottobre 2021

Il mese di ottobre ha registrata una diminuzione del numero di roghi di rifiuti in Terra dei fuochi ancora più rilevante di quella del mese precedente. E la riduzione è notevole anche con riferimento al dato dello stesso mese di ottobre dello scorso anno 2020. Infatti gli incendi di rifiuti abbandonati sono stati 85 (70 in provincia di Napoli e 15 in quella di Caserta), contro i 130 del mese scorso e i 115 del mese di ottobre 2020. Storico il risultato di Giugliano Città, dove per la prima volta da anni non si è registrato alcun incendio di rifiuti (ma 6 se ne sono riscontrati a Giugliano Mare).

Si sono ancora registrati eventi incendiari nei territori dei comuni costieri (esclusa Pozzuoli): Giugliano in Campania, Castel Volturno e Mondragone; ma in diminuzione, a conferma della palese stagionalità del fenomeno e della sua forte connessione con il numero dei residenti e pertanto con le utenze domestiche: degli 86 incendi di questo mese di ottobre, ancora 14 (erano 31 ad agosto e 18 a settembre) sono stati registrati nella fascia costiera (ove nel mese di gennaio 2021 si era registrato un solo evento incendiario, in linea con una bassissima media invernale). Emerge evidentemente che il numero di roghi è direttamente proporzionale al numero dei residenti estivi in aree urbane dove esistono carenze strutturali nel sistema di raccolta.

Anche nel mese di ottobre si è concentrata nella fascia costiera la massima presenza delle pattuglie, con particolare riferimento alle c.d. azioni di secondo livello, cioè quelle che (al di sotto dei settimanali action day, cui prendono parte tutte le forze di polizia) si articolano ormai quotidianamente con equipaggi misti di Esercito Italiano e polizie locali. Il seguente grafico esprime con chiarezza l’accelerazione che si è voluta impartire a questo tipo di interventi, in ragione della loro capillarità sul territorio:

Quanto al tipo di interventi, si è continuato – visti gli ottimi risultati – a concentrare il complesso dei controlli soprattutto sulle attività di trasporto abusivo e scarico di rifiuti, ovviamente senza trascurare le attività e le filiere produttive. Ne derivano gli ingenti risultati ottenuti nel controllo e nel sequestro di veicoli e nel controllo delle persone, così come riportati dalla consueta tabella recante i dati di rilievo (si noti che le sanzioni amministrative sono più che raddoppiate e i controlli su veicoli e persone moltiplicati; si noti, altresì, che sono comunque e contestualmente aumentati anche i controlli sulle attività produttive):

Confronto fra Ottobre 2020 e Ottobre 2021

Risorse impiegate, attività svolte e risultati conseguiti Ottobre 2020 Ottobre 2021
Roghi di rifiuti nei comuni della “Terra dei fuochi” 1369 1650
Pattugliamenti delle forze armate e di polizia 23 64
Attività produttive controllate 6 12
Attività produttive sequestrate 14 9
Prelievo di pneumatici abbandonati (in tonnellate) Ton. 37.23 Ton. 40.00
Veicoli fermati e controllati 79 690
Veicoli sequestrati 26 16
Persone identificate e controllate 125 1040
Persone denunciate all’Autorità giudiziaria 33 31
Persone arrestate 0 0
Persone sanzionate amministrativamente 9 179
Sanzioni amministrative (valore totale) € 74.816,34 € 189.092,22

Sul delicato fronte delle aree limitrofe ai “campi Rom”, ove si è sviluppata nei mesi precedenti una intensa attività di rimozione dei rifiuti dagli insediamenti di Giugliano in Campania e Caivano (grazie all’accordo di programma finanziato con quattro milioni di euro del Ministero della Transizione ecologica in accordo con la Prefettura di Napoli, i due Comuni menzionati e l’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti), e di rispristino delle condizioni igieniche e di legalità, grazie alla collaborazione fra gli enti locali, l’Esercito italiano e le forze di polizia, si è avviato il censimento degli occupanti, in sinergia fra l’Esercito e gli uffici comunali competenti (servizi sociali e servizi demografici).

Anche presso il Campo Rom autorizzato di Giugliano Via Carraffiello sono stati posizionati cassonetti in plastica in numero sufficiente a evitare l’accumulo di rifiuti e si è lavorato in sinergia con il Comune al ripristino di condizioni minime di legalità, fino a ridurre a zero il numero dei roghi, come sopra evidenziato.

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Redazione

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