Infortunio Osimhen, il chirurgo: “20 fratture, ho messo 6 placche e 18 viti”

“La complicanza maggiore è stata quello dello schiacciamento dell’orbita. Non ha avuto solo una dislocazione, ha avuto un esotrauma. L’osso malare si è pluri-frammentato. Avrà avuto una ventina di fratture, Osimhen è finito come sotto una pressa. La forza cinetica generata dallo schiacciamento del viso di Osimhen contro quello di Skriniar ha creato un danno devastante. Per ricomporre le fratture ho dovuto inserire sei placche e ben diciotto viti. Tre ore e mezza di intervento: tutto sbagliato quello che si è detto prima e quello che ho letto in giro. Tre incisioni abbiamo dovuto applicare su più punti del visto”. Così ha descritto il delicato intervento a cui è stato sottoposto l’attaccante del Napoli Victor Osimhen, il chirurgo che l’ha operato, il dottor Gianpaolo Tartaro. La prognosi ufficiale è di 90 giorni, come da comunicato del Napoli (leggi qui).

“I novanta giorni di prognosi sono, purtroppo, concretissimi. La maschera che tutti credono sia facile, purtroppo, scarica su dei punti particolari: questa maschera che facciamo oggi si appoggia dove c’è la frattura. Dobbiamo studiare una maschera adatta alla conformazione di Victor, non è una questione così banale, anzi. C’è un nervo lì, tutto molto complicato”. “Posso dire che di sicuro non va in Coppa d’Africa. Vediamo come si evolve la situazione, ci siamo presi una forbice larga. Vediamo come rispondono orbita e nervo: la cavità oculare si è stretta. L’occhio è uscito dall’orbita, andiamo con i piedi di piombo. Da tifoso, lo vorrei in campo, ma dobbiamo aspettare i tempi tecnici corretti”.

(Pic/ Dire)

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Redazione

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