Dimesso con un infarto in corso, morì dopo due giorni: risarcita la famiglia

Arriva una tiepida giustizia per T.F., o meglio per i suoi eredi. Si tratta del sessantaseienne originario di Luogosano, che nel mese di gennaio del 2018, ricoverato al nosocomio di Ariano Irpino, venne dimesso nonostante avesse un infarto e due giorni più tardi morì proprio al Frangipane. I familiari, assistiti dallo studio legale dell’avvocato Augusto Guerriero, qualche giorno fa sono stati risarciti. Sono stati riconosciuti, dunque, in sede civile “l’errore medico e la negligenza della struttura ospedaliera di Ariano Irpino”.

Come si ricorderà, visto che la vicenda balzò agli onori della cronaca per la sua complessità, dopo l’evento, vennero avviate le indagini da parte della Procura competente, che però archiviò, per assenza di responsabilità, le accuse contro i medici. Gli eredi, hanno però adito e proposto azione civile, sempre dinanzi al Foro Sannita, sempre difesi dall’avvocato Augusto Guerriero.

Dopo la fase iniziale del processo, l’Asl e l’assicurazione costituite in giudizio, hanno deciso di definire la causa e giungere ad un accordo, e quindi compensare gli eredi del povero T.F., con un importante riconoscimento monetario, perché in effetti emergeva la responsabilità della struttura nel trattare il paziente, l’errore commesso per una dimissione che doveva essere evitata. Il legale della famiglia ha espresso nonostante il grave e nefasto evento, soddisfazione per l’esito della vicenda giudiziaria.

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Redazione

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