Aversa. Aumento Tari e pagamento in due rate, D’Angelo: “Facciamo nomi e cognomi”

I cittadini di Aversa si stanno lamentando dell’aumento della TARI, che oscilla tra il 20% e il 30% in più di quanto pagato nel 2020, da versare in due rate e non più in tre rate come nel 2020.

“In tanti si chiedono chi l’ha deciso e perché, considerate le pessime condizioni igieniche in cui versa la nostra città e che il livello di raccolta differenziata – ahimè – oscilla tra il 31 e il 35% con un notevole aggravio di costi per lo smaltimento della frazione indifferenziata”. Così la consigliera comunale Eugenia D’Angelo che incalza: “E allora facciamo nomi e cognomi: l’Assessore all’Ambiente, Elena Caterino, e dell’Assessore alle Finanze, Francesca Sagliocco, hanno presentato la proposta di aumento della TARI in Consiglio Comunale (consulta qui). Essa è stata approvata con la Delibera n. 29 del 31.07.2021. Hanno votato a favore dell’aumento della TARI: il Sindaco, Alfonso Golia, e i consiglieri: Erika Alma, Antonio Andreozzi, Vincenzo Angelino, Paolo Cesaro, Olga Diana, Pasquale Fiorenzano, Francesco Forleo, Marco Girone, Domenico Menale, Roberto Romano, Mariano Scuotri e Federica Turco. Hanno votato contro l’aumento della TARI: Eugenia D’Angelo, Maurizio Danzi, Gianluca Golia, Alfonso Oliva e Giuseppe Stabile. Assenti dal Consiglio Comunale gli altri consiglieri”.

“Occorre inoltre sottolineare che l’aumento preventivato dagli Assessori Elena Caterino e Francesca Sagliocco era di ben € 4.100.000 e solo dopo il rifiuto dell’EDA – Ente d’Ambito – esso è stato ridotto ad € 1.200.000. Perché? Perché le finanze aversane fanno acqua da tutte le parti e i buchi in qualche modo bisogna pur “appararli”. E adesso veniamo alle due rate anziché tre. Perché? Perché è urgente fare cassa, perché non c’è un euro, nonostante tutti i proclami da campagna elettorale che leggiamo ogni giorni sui alcuni giornali. E perché, sostiene qualche malizioso, così è più facile creare contenzioso. Infatti, i contribuenti possono pagare più facilmente la TARI se l’importo è spalmato in 3/4/5 rate; al contrario, l’importo diviso in due rate è alto e può succedere che una famiglia rinvii il pagamento per delle difficoltà momentanee: ciò causerebbe un maggiore contenzioso di cui beneficerebbe la SOGERT a cui il Comune di Aversa ha esternalizzato il servizio di riscossione coattiva. Discutere di Politiche di Bilancio significa questo: quanto i cittadini devono versare per i servizi che ricevono e quale deve essere la qualità dei servizi pubblici resi. Il resto è pubblicità, bella comunicazione politica da Mulino Bianco. E poi ci si sveglia con l’aumento della TARI sotto l’albero di Natale”.

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Redazione

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