Il teorema della pizza

Sulla pizza c’è davvero tanto da dire. Oltre ad essere una ricetta di orgoglio nazionale conosciuta e replicata in tutto il mondo, infatti, la pizza è anche un piatto delizioso che mette d’accordo i membri di tutta la famiglia nella scelta del ristorante.

Si può parlare di pizza e birra con gli amici davanti alle partite di calcio, della pizza a cena la domenica in famiglia o di quella consigliata dai dietologi una volta a settimana. Inoltre, l’arte del pizzaiolo napoletano è stata riconosciuta patrimonio Unesco e il 17 gennaio è una data dedicata alla giornata mondiale della pizza.

Ma, a quanto pare, da qualche tempo la pizza è molto più di questo: la pizza è anche matematica!

Pizza e matematica

Non si tratta di uno scherzo, come si potrebbe pensare, ma di un vero e proprio teorema inventato da due matematici della Florida e del Missouri amanti della pizza.

Molti si sarebbero potuti fermare a studiare una ricetta per la pizza margherita

da replicare a casa propria, ma non Rick Mabry e Paul Deiermann, che hanno discusso per quindici anni su come poter tagliare la loro pizza esattamente a metà; due metà rigorosamente uguali.

Dopo infiniti studi ed esperimenti, Mabry e Deiermann sono giunti alla conclusione che la divisione in parti uguali della pizza è possibile soltanto se almeno uno di tutti i tagli viene effettuato a partire dal centro.

Altrimenti, l’unico modo per mangiare la stessa porzione di pizza è quella di effettuare un numero di tagli pari.

Ma non è tutto. Quello che segue è un altro degli stratagemmi dei due matematici per mangiare parti eque di pizza -teoria pubblicata anche sulla rivista Mathematics magazine-.

  • Scegliere un punto a caso all’interno della pizza
  • Tracciare due rette perpendicolari e le relative bisettrici
  • Mangiare gli otto pezzi di pizza uno per volta, uno in senso orario e l’altro in senso antiorario.

Ad ognuno la propria pizza

Le soluzioni proposte da Rick Mabry e Paul Deiermann sono un po’ eccentriche? Molto probabilmente sì. Qualcuno proverà mai a mangiare la pizza in questo modo? Questo non è possibile dirlo, ma sicuramente non un italiano.

Questo problema della divisione esatta della pizza, infatti, nel Bel paese non esiste. La spartizione della pizza in diverse fettine tra tutti quanti, non è certamente una consuetudine italiana.

Piuttosto, ognuno ordina da sempre la sua propria pizza con il condimento che preferisce.

Il teorema della pizza: ecco la soluzione

Anche prima di conoscere il teorema della pizza, e non applicandolo, molte persone riescono da sempre a dividere la pizza in parti uguali. Certo, probabilmente se misurata con il righello come farebbero Mabry e Deiermann ci sarebbe qualche millimetro di divario tra una fetta e l’altra, ma niente che abbia mai fatto scoppiare una rissa da pizzeria.

La soluzione adottata dalla maggior parte dei mangiatori di pizza, infatti, è quella di tagliare la pizza in quattro parti rispettando due linee perpendicolari che passano per il centro. Successivamente, dividere gli stessi tranci uno ad uno fino ad ottenere un numero di otto, sedici o trentadue triangolini.

Da sempre, utilizzando questo metodo, tutti mangiano gli stessi pezzi di pizza, con lo stesso condimento e con la stessa quantità di bordo!

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Redazione

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