(VIDEO) Carcere SMCV, Cartabia: “violenza a freddo, non reazione a rivolta”

Per i fatti avvenuti nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere ci sono “indagati a vario titolo con accuse gravi”. Lo dice la ministra della Giustizia Marta Cartabia, alla Camera sui fatti avvenuti nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. La violenza contro i detenuti “risulta non fosse una reazione a una rivolta ma una violenza a freddo“.

L’informativa alla Camera offre la “possibilità di condividere non solo una ricostruzione dei fatti ma una serie di linee di intervento per agire sulla cause profonde che non hanno impedito fatti così gravi” con un “uso così smisurato e insensato della forza”, che è la “spia di qualcosa che non va”.

“Ci sono 75 sospensioni poi altri indagati per i quali non c’è la certezza della loro presenza, le indagini sono ancora in corso per cui è prematuro trarre conseguenze sulle persone coinvolte”.  Per la ministra della Giustizia serve “una indagine ampia perché si conosca quello che è successo in tutte le carceri nell’ultimo anno dove la pandemia ha esasperato tutti”.

“I mali del carcere, perché non si ripetano episodi di violenza, richiedono strutture materiali, personale e formazione. Dobbiamo rimediare al fatto che le condizioni sono così peggiorate che il lavoro e le condizione di vita dei detenuti diventano insopportabili”, prosegue Cartabia. Nel carcere campano, osserva, “quel giorno la temperatura era insopportabile e non c’è acqua corrente: ci sono pozzi e l’acqua viene distribuita con le taniche“. 

“Per quanto riguarda l’edilizia, nell’ambito dei fondi complementari al PNRR, è stata prevista la realizzazione di 8 nuovi padiglioni – dice la ministra della Giustizia Marta Cartabia,  spiegando che tra gli istituti sui quali dovranno insistere le nuove costruzioni, c’è anche Santa Maria Capua Vetere, – insieme a Rovigo, Vigevano, Viterbo, Civitavecchia, Perugia, Ferrara e Reggio Calabria”. La ministra sottolinea che l’intervento di ampliamento nel caso di S. Maria Capua Vetere “è previsto in un’area verde non attrezzata e fino ad ora non utilizzata. È un ampliamento che riguarda tanto i posti disponibili, le camere, quanto gli spazi trattamentali: questo è un aspetto su cui abbiamo corretto precedenti progetti. Nuove carceri, nuovi spazi, che ci saranno, voglio dire anche a chi li invoca, non può significare solo posti letto”.

(MT/Dire)

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