Rifiuti a Roma, Arnese: “città diventata oramai ostaggio di ratti e cinghiali”

“I rifiuti e la loro gestione è sicuramente un problema che coinvolge gran parte delle città del nostro Paese,  tra queste Roma purtroppo fa da protagonista in maniera negativa, purtroppo la mala gestione e interessi legati e purtroppo delle volte illecite hanno portato il problema rifiuti a diventare un qualcosa di vergognoso e fuori controllo da parte non solo degli enti Comune e Regione, ma soprattutto dal governo centrale che dovrebbe essere il massimo organo di garanzia di soluzione e tutela sia dell’ambiente che della salute dei cittadini. Purtroppo il problema mal gestito dalla Sindaca di Roma a fatto si che il problema si sia spostato da Roma alle zone limitrofe e non solo, coinvolgendo anche altre regioni”. Così, in una nota stampa, il coordinatore Italexit Lazio Attilio Arnese.

“Da qui provengono le denunce fatte dai cittadini e rappresentati politici di comuni dei Castelli Romani come le barricate annunciate dal sindaco e di cittadini di Albano perché vicino a quella discarica ci sono centri abitati” con danni non solo paesaggistici ma soprattutto per la salute dei suoi cittadini come denunciano le istituzioni locali dichiarando che sono state autorizzate volumetrie autorizzate fino al 2024 per 250.000 metri cubi, ma in alcuni pozzi spia i valori limite relativi alle concentrazioni degli inquinanti sarebbero stati superati e sarebbero ancora in corso alcuni rilievi dell’Arpa Lazio infatti si legge nel documento approvato, che queste discariche sono a  una distanza certamente inferiore ai 200 metri rispetto ai centri abitati di Cancelleria (Albano Laziale) e Villaggio Ardeatino (Ardea) e vicini anche importanti strutture ospedaliere, questa la riteniamo una vergogna soprattutto oggi in tempi di pandemia dove per salvare la nostra salute impongono mascherine, vaccini e chiusure totali, queste  sono denunce fortissime che dimostrano ancora una volta che l’incapacità e la mancanza di programmazione, anche sviluppando metodologie di trasformazione dei rifiuti sicuramente meno tossici e dannosi per salute e ambiente, avrebbero evitato certi scempi. Ma la Raggi , anche in vista delle elezioni amministrative, preferisce mettere, ancora una volta la polvere sotto il tappeto e forte anche dell’assist arrivato dal Ministero della Transizione Ecologica che ha confermato che sussistono situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente, può mettersi di spostare il problema su altri territori, che ribadiamo, non è a soluzione del problema ma è solo spostare il problema ad altri. Come anche la situazione Civitavecchia dove è in atto una corsa contro il tempo tra proteste, dei sindaci della provincia, e il braccio di ferro con la Pisana: dopo la chiusura di Roccasecca, anche la discarica di Civitavecchia sta per esaurire la propria capacità.  Tutti i sindaci sono molti preoccupati. Non si sa dove portare la spazzatura. Ma è mai possibile che il problema deve sintetizzarsi in trovare siti per aprire nuove discariche senza pensare che questo porta ad intaccare non solo la salute paesaggistica dei nostri territori, ma soprattutto la salute stessa dei cittadini, senza valutare l’ipotesi che oramai è diventato indispensabile trovare soluzioni alternative nel trattamento e soprattutto nel riutilizzo  dei rifiuti  che non solo sarebbe una soluzione per ambiente e salute ma soprattutto sarebbe una risposta alle ecomafie che oramai hanno trovato nei rifiuti forse il più importante mezzo per fare soldi. Soluzioni temporanee da parte del comune di Roma e Regione Lazio che continuano a “punzecchiarsi” tra loro accusandosi uno con l’altro senza una valutazione e risoluzione del problema, dimenticando, o facendo finta, di non ricordare,  che sono loro stessi, insieme, che governano in coalizione la Regione Lazio, quindi noi chiediamo a quello che è rimasto di responsabile del movimento cinque stelle, riguardo a questo problema primario, di prendere una decisione drastica e responsabile, anche a costo di mettere a rischio la tenuta del governo regionale, per il bene dei cittadini del Lazio e di Roma, oppure assumendo un atteggiamento responsabile invece di isolarsi, arroccandosi su posizioni lontane dall’interesse dei cittadini e mettendo a rischio la salute pubblica, a questo punto esprimano soluzioni o collaborino, smettendo di fare campagna elettorale sulla pelle delle persone anche se ormai è chiaro che si rende sempre più necessario un intervento del Governo centrale. Oramai il problema della gestione dei rifiuti è diventato un problema che non coinvolge solo Roma e la sua provincia, ma anche le altre provincie della Regione come Viterbo e Latina dove   ettari di terreno sono diventati deposti per le organizzazioni mafiose di  tonnellate di rifiuti tossici. Noi di Italexit invochiamo l’intervento di Protezione civile e governo, li dove oramai sia il comune di Roma che la Regione Lazio ha ormai dimostrato incapacità totale nella gestione del problema, inoltre sensibilizziamo il governo centrale ha valutare finalmente altre tecnologie di gestione e lavorazione dei rifiuti meno invasive per il territorio e soprattutto per la salvaguardia della salute dei cittadini visto che questo Governo parla di green e che finalmente si faccia una politica vere e seria per la salvaguardia dell’ambiente che non siano monopattini o chilometri di piste ciclabili che per Roma non ne vediamo l’utilità primaria in una città diventata oramai ostaggio di rifiuti, ratti e cinghiali”.

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