Riforma processo civile, Aiga esprime ‘profonda preoccupazione per la nuova proposta’

Di fatto, detti emendamenti non solo vanificano i lavori svolti per mesi da tutte le parti coinvolte nelle audizioni, e finalizzati ad una riforma che tenesse conto sia della tutela dei diritti sia della necessità di ridurre i tempi della Giustizia, ma ne stravolge totalmente la ratio.

Gli emendamenti proposti dal Governo annullano tutte le proposte fino ad oggi avanzate e relative all’unificazione ed alla speditezza dei processi, mantenendo inalterati gli attuali procedimenti diversificati ed anzi aumentando le ipotesi di restrizione della tutela dei diritti per il cittadino, con un inasprimento delle ipotesi di nullità degli atti e di improcedibilità della domande formulate nonché un inasprimento delle conseguenze in caso di soccombenza che stridono fortemente con l’attuale incertezza del diritto in un Paese ormai affetto da bulimia normativa.

“E’ indecoroso e mortificante – continua De Angelis – che questa proposta contenga la sostanziale abrogazione delle norme a tutela della dignità dell’Avvocatura e dell’equo compenso per la risoluzione stragiudiziale delle controversie; parimenti avvilente per la nostra categoria è constatare come venga estesa la competenza di PA e notai, a scapito dell’adeguata tutela dei diritti dei cittadini e del ruolo dell’Avvocatura”.

L’AIGA esprime aspro dissenso verso una riforma preconfenzionata e costruita a tavolino senza l’Avvocatura, che rischia di aggravare ulteriormente le già insostenibili condizioni di una classe forense vessata dalla crisi economica e dalla pandemia, limitando i diritti dei cittadini ed apportando effetti sanzionatori, ancora una volta, soltanto alla categoria forense.

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Redazione

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