Demolita palazzina abusiva di un detenuto a Castel Volturno

In data odierna, è iniziata la demolizione nel Comune di Castel Volturno alla via Km 38+200 di una di una grande struttura edilizia abusiva, costruita su tre livelli in sopraelevazione in cemento armato e un piano seminterrato avente una superficie per piano di circa 300, con la presenza di diversi balconi.

Detto manufatto abusivo oggetto di demolizione (con conseguente ripristino dello stato dei luoghi) di proprietà di F.G., pregiudicato, attualmente detenuto in regime carcerario, si presenta allo stato grezzo, non rifinito internamente e non abitato, a pianta pressoché rettangolare, indipendente, libero su quattro fronti. La sua pericolosità e che l’intero fabbricato è stato realizzato senza alcun criterio sismico poiché lo stesso è privo di qualsiasi autorizzazione amministrativa e di agibilità-collaudo sismico, privo di atti progettuali presso l’Ufficio dello Sportello Unico dell’Edilizia competente e ciò provoca un pericolo per l’incolumità sia per le persone residenti e sia per i cittadini che frequentano la zona.

La zona inoltre è coperta da diversi vincoli: vincolo sismico e di inedificabilità dal piano regolatore comunale.

L’ordine di demolizione, disposto da questa Procura della Repubblica, prevede l’abbattimento del manufatto, l’acquisizione dell’area di sedime sulla quale insisteva il manufatto abusivo, l’attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti del costruttore abusivo, l’integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e recupero dei materiali residuati dalle demolizioni.

Questa Procura della Repubblica continua pertanto nella doverosa attività di demolizione dei manufatti abusivi consentendo, in tal modo, il ripristino dell’integrità del territorio, anche grazie all’efficiente funzionalità dell’ufficio Demolizione, con personale di polizia giudiziaria appartenente alla Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Carabinieri.

L’attività di demolizione, come in genere l’attività di repressione/prevenzione, in realtà, sensibilizza le comunità a un uso del territorio appropriato e rispettoso; le demolizioni trasmettono il segnale inequivocabile che l’abusivismo viene combattuto fino in fondo e che, soprattutto, non è conveniente.

Peraltro, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nell’individuazione dei manufatti abusivi da abbattere utilizza dei criteri di priorità, di natura oggettiva e predeterminata, che non rispettano il solo ordine cronologico, ma che tengono conto del bilanciamento dei beni/interessi costituzionalmente rilevanti in gioco (il bene/valore dell’ambiente, della salvaguardia del territorio (vincoli), dell’uguaglianza sostanziale, dell’equità, della ragionevolezza e solidarietà sociale, nonché della funzione della proprietà.

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Redazione

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