Covid, focolaio nel carcere di Carinola: secondo decesso

Giuseppe Matano, ispettore della Penitenziaria che prestava servizio nel carcere di Carinola (Caserta), è morto a causa delle complicanze sorte dopo essere stato contagiato dal SArs-Cov-2. Lo rendono noto, in una nota congiunta, i sindacati di polizia penitenziaria Sinappe, Uil Pa, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Fp Cgil.

Si tratta del secondo agente della Penitenziaria rimasto contagiato che perde la vita. Nei giorni scorsi sono stati inviati dei rinforzi per rimpinguare il numero degli agenti in servizio nell’istituto di pena casertano dove si registrano una trentina di defezioni a causa del Covid.

“Nonostante la gravità della situazione già denunciata pubblicamente a tutte le massime autorità competenti – si sottolinea nella nota – la diffusione del contagio nel carcere di Carinola continua ad aggravarsi. A perdere la vita è stato un collega che aveva appena compiuto 50 anni. Nello stringerci commossi alla famiglia del povero collega, i sindacati ribadiscono lo stato di agitazione e annunciano ulteriori forme di proteste”. I sindacati rivolgono un appello al presidente De Luca affinché “appronti subito un piano di vaccinazioni per mettere in sicurezza la comunità penitenziaria e, in primis, la polizia penitenziaria, così come fatto da altre regioni dove è già iniziata la campagna di vaccinazione sindacati: a pagarne le conseguenze sono i nostri colleghi che, per adempiere il proprio dovere istituzionale stanno rischiando e sacrificando la propria vita”.

“Apprendiamo con forte dispiacere che nella notte è deceduto per Covid, l’ispettore Giuseppe Matano in forza alla C.R. di Carinola. L’ispettore, sposato, aveva compito 50 anni pochi giorni fa. Siamo a conoscenza che anche altri poliziotti versano in condizioni critiche. Siamo all’epilogo di quello che la FP CGIL come livello provinciale e regionale ha, da subito, evidenziato. Qualcosa nell’applicazione dei protocolli di sicurezza per la prevenzione del contagio non ha funzionato – ha dichiarato il coordinatore regionale FP Cgil Polizia Penitenziaria Orlando Scocca –. Già dalla sottoscrizione del Protocollo avevamo sottolineato l’inefficacia di predisporre come strumento di prevenzione i test sierologici e non i tamponi. Se aggiungiamo che per far fronte all’elevato numero di contagiati si istituiva un ulteriore reparto Covid non previsto nel protocollo, senza tutte le prescrizioni previste, il risultato è lampante. Oltre trenta agenti contagiati e ad oggi due decessi”.

“Siamo vicini alle famiglie delle vittime ed andremo avanti affinché emergano le responsabilità di chi ha determinato tutto ciò”, ha detto Carmela Ciamillo, coordinatore FP Cgil Funzioni Centrali per la provincia di Caserta.

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Redazione

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