Covid, lettera degli operatori centri sportivi e fitness al premier Conte

“Il Governo, tra le numerose attività economiche colpite dalla pandemia  ha dimenticato quella  dei  lavoratori dei centri sportivi, fitness, piscine, attività collaterali per la salute e per le persone portatrici di disabilità”, è la premessa della lettera del sindacato CNAL/FSSI inviata stamani al Presidente del Consiglio Conte.

“Si tratta – dichiarano Fabio Ronghi e Gerardo Ruberto, rispettivamente Segretario Nazionale e Presidente della Federazione Sindacale Sport Italia aderente CNAL – di oltre 180 mila imprese, che danno lavoro ad oltre 700 mila lavoratori dipendenti e 280 mila professionisti, che, di fatto, sono state obbligate a chiudere da circa un anno, e di persone che operano nelle e attraverso le strutture sportive, rimasti senza lavoro, senza reddito e senza ristori”.

“A questo danno – continuano i sindacalisti-  si è aggiunto quello subito dai fruitori delle attività sportive, tra essi anche persone portatrici di disabilità, che hanno dovuto rinunciare allo sport e ai suoi effetti benefici sulla salute psico-fisica. Per questi motivi e fino a quanto non sarà istituito un apposito tavolo di confronto – hanno concluso Fabio Ronghi e Gerardo Ruberto – manterremo lo stato di agitazione della categoria e confermiamo la manifestazione per Venerdì 29 gennaio dalle ore 11  a Roma in Piazza Montecitorio”.

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Redazione

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