Autovelox Marcianise, il Comune vuole riattivare l’apparecchio

Il Comune di Marcianise vuole riattivare l’apparecchio elettronico sull’Asse Mediano, sospeso lo scorso dicembre 2019 dall’allora commissario prefettizio Michele Lastella che aveva riscontrato alcune anomalie anche dai ricorsi fiumi arrivati contro l’ente comunale.

Ora l’amministrazione comunale guidata da Antonello Velardi (lo stesso sindaco che aveva dato l’ok all’installazione sull’arteria) vuole riattivare stanziando una somma pari a 900mila euro.

In questi mesi in cui era attivo, il Comune incassò 5 milioni di euro ma anche tanti ricorsi effettuati dagli automobilisti che si sono rivolti all’associazione IlRicorso.it, la prima ad occuparsi del caso.

Sul caso è intervenuto il consigliere di opposizione Alessandro Tartaglione: “Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo appreso che l’amministrazione sta procedendo ai lavori di rifacimento del manto stradale sul tratto di competenza del Comune di Marcianise (compreso tra il Km 29+970 e il Km 31+860 della Strada Provinciale 335) al fine di riattivare il sistema di rilevamento velocità “Celaritas EVO 1506”. Il sistema è tipo tutor, quindi, e non autovelox, in quanto viene considerata la velocità media ai fini della contravvenzione, che nel caso specifico è di soli 60 km/h. Un sistema conosciuto molto bene, purtroppo, dalle migliaia di automobilisti che dal 17 giugno 2019, giorno dell’entrata in funzione effettiva, hanno avuto il dispiacere di ricevere un verbale di contestazione da parte dell’Ufficio di Polizia Municipale di Marcianise“.

“Durante una delle sedute della commissione trasparenza abbiamo appurato i seguenti numeri: circa 97mila verbali redatti di cui 29mila incassati. 14mila ricorsi effettuati dagli automobilisti. Il Comune ha incassato finora circa 5 milioni di euro. Cifre abnormi che danno il senso di come questo sistema non serve come deterrente per chi supera i limiti di velocità (la maggior parte delle infrazioni riguardano velocità di 70-73 km/h), vista la mole di contravvenzioni, ma rappresenta, al contrario, una vera e propria angheria se si pensa al fatto che ad essere colpiti sono soprattutto lavoratori e famiglie dirette verso i centri commerciali o verso la zona industriale di Marcianise. Le multe che partono da un minimo di 139 euro, a cui si aggiunge una penalizzazione di tre punti sulla patente, vanno quindi a colpire soprattuto famiglie con basso reddito. Un sistema per fare cassa, una sorta di bancomat, che finora ha prodotto utili consistenti alla società vincitrice della gara di riscossione che gestisce i verbali e tanti problemi al Comune di Marcianise. Infatti i giudici di pace, a cui si stanno rivolgendo i multati, stanno dando ragione agli automobilisti che hanno fatto ricorso. Ricorsi che si sono fermati nel gennaio del 2020 solo grazie all’intervento del commissario straordinario Michele Lastella che ha sospeso il funzionamento del tutor. Intanto le strade cittadine versano in uno stato assolutamente vergognoso. Di seguito il mio intervento in Consiglio Comunale sull’argomento in questione.”

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Redazione

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