Toscana Aeroporti in crisi causa covid, Barbaro: “In 900 rischiano il posto di lavoro”

Le critiche condizioni della Toscana Aeroporti, società che si occupa della gestione degli scali di Firenze e Pisa, per la quale si prevedono forti perdite nell’annualità 2020 – a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria da coronavirus, unita alle restrizioni di viaggio introdotte in Italia – arrivano all’attenzione del Parlamento con una interrogazione presentata al Senato dal sen. Claudio Barbaro (Gruppo Misto, componente della commissione Istruzione Pubblica e Beni Culturali a Palazzo Madama) ed indirizzata ai Ministri dell’Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Gualtieri e Paola De Micheli.

«Dalla stampa – si legge nel testo – si apprende che i ricavi operativi sono scesi del 65 per cento, il risultato netto di periodo del gruppo è negativo per 12,8 milioni di euro (era positivo per 12,3 milioni) e l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2020 è salito a 64 milioni di euro, contro i 41,8 milioni di un anno prima».

«La società Toscana Aeroporti – prosegue il sen. Barbaro – offre lavoro, indotto compreso, a 900 persone che in questo momento si sentono, per la stragrande maggioranza, tutte a rischio. Allo stato, è pur vero, molti lavoratori percepiscono la cassa integrazione, ma questa finirà nel marzo 2021, senza considerare che, peraltro, sono tanti i lavoratori assunti con formule part time che adesso percepiscono cifre minime e non sufficienti per sopravvivere; si aggiunga che i lavoratori stagionali non hanno nessuna forma di sostegno ed anche che i lavoratori a tempo determinato rischiano, a breve, di rimanere senza fonti di sostentamento».

La crisi del settore aeroportuale dovuta all’emergenza, spiega il senatore Claudio Barbaro «è da ritenere ad alto impatto sociale e strategico per il Paese, sia per i livelli occupazionali che tale ambito offre, sia per la necessità di offrire rotte nazionali ed internazionali ai viaggiatori». In merito alla situazione di Toscana Aeroporti, il Senatore «segnala come oggettivamente preoccupante la dichiarazione recente dell’amministratore delegato di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi: “senza un sostegno del governo non avremmo via di scampo”».

Ciò premesso, il sen. Barbaro chiede ai Ministri quali provvedimenti «abbiano assunto e quali intendano intraprendere per quanto di loro competenza, al fine di sostenere e proteggere il settore aeroportuale italiano» e «nello specifico, come intendano salvaguardare i livelli occupazionali, diretti e di indotto, degli aeroporti di Pisa e Firenze, ed in genere, quelli degli scali complementari, tenuto conto della loro fragilità».

Per salvaguardare la situazione, inoltre, come riportato nell’interrogazione, «Toscana Aeroporti ha recentemente ottenuto, dall’istituto di credito Intesa Sanpaolo e BNL gruppo BNP Paribas, un finanziamento per un importo complessivo di 85 milioni di euro assistito dalla garanzia SACE, in base a quanto previsto nel decreto-legge n. 23 del 2020 (“decreto liquidità”), nell’ambito del programma “Garanzia Italia”».

A questo proposito, il Senatore chiede «che modo il Ministro dell’economia e delle finanze vigilerà e controllerà sull’impiego delle risorse da parte di Toscana Aeroporti, affinché esse siano autenticamente rivolte a tutelare tutti gli interessi in gioco, in particolar modo quelli dei lavoratori, nella virtuosità della restituzione delle somme».

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