Casa di Totò, Lega Campania: “Quel luogo va tutelato dall’attuale degrado”

“Ancora una volta la sciatteria politica di De Luca e De Magistris portano alla ribalta la città per incuria, degrado e mancanza di progettualità. Sulle colonne di Libero, oggi, possiamo leggere, per l’ennesima volta, lo stato e l’incuria nella quale versa la casa natale di Totò, nel cuore della Sanità”. Così il deputato della Lega, Gianluca Cantalamessa.
“In uno dei mille vicoli della città è ancora saldo il legame con uno dei più illustri concittadini della nostra storia. Lo stato di incuria, trascuratezza e degrado, in cui versa la casa natale di Antonio de Curtis, è emblematica dell’attuale condizione  della città. Turisti da tutto il mondo si recano ad ammirare quelle finestre ad angolo tra vicolo San Felice e via Santa Maria Antesaecula, al cvico 109. Chi si reca in quel luogo resterà stupito 2 volte: per il fascino di un luogo che ha dato i natali ad uno degli attori più talentuosi della nostra storia cinematografica e teatrale e per il degrado assoluto, la sciatteria che vi regna. In tanti anni è stato fatto nulla per omaggiare uno dei più grandi napoletani. Auto parcheggiate agli angoli degli incroci, cassonetti sempre stracolmi e maleodoranti, bassi pieni di immigrati che, non curanti dell’icona Totò e dei turisti, trasformano quel piccolo angolo di Napoli in un ghetto qualunque del Bangladesh. La casa natale di Totò va tuteleta. Auspichiamo un chiarimento tra Comune, Regione, Soprintendenza e gli attuali proprietari. Napoli e Totò, meritano di meglio”.
“Le vergognose condizioni di degrado e incuria in cui continua a versare la casa di Totò al rione Sanità, patrimonio mondiale della cultura partenopea, sono emblematiche del modo in cui l’amministrazione comunale di Napoli, la Regione e il Governo guardano a questi temi. Questa situazione, che mortifica e svilisce i nostri valori, è solo l’ennesima espressione di una politica del caso e dell’improvvisazione”. Lo scrive in una nota Severino Nappi, consigliere della Lega alla Regione Campania.
“Un sindaco diverso da De Magistris si sarebbe unito alla battaglia che da tempo conduciamo per restituire dignità a questo luogo simbolo della nostra storia. Un presidente diverso da De Luca e un ministro differente da Franceschini non si sarebbero girati dall’altra parte. Noi invece siamo convinti che la cultura e l’identità di un popolo si preservano in primo luogo attraverso la difesa dei suoi simboli. Ecco perché la Lega, ora in Consiglio regionale e tra pochi mesi alla guida della città con la coalizione di centrodestra, si impegna a salvare questo tesoro e sta già lavorando per mettere in rete gli attori e gli strumenti che servono alla sua valorizzazione permanente. Come direbbe Totò, ‘ogni limite ha la sua pazienza’”.
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Redazione

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