Furti nel Casertano: sgominata banda degli albanesi con gusti raffinati

Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato di Caserta ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, a carico di quattro persone di nazionalità Albanese:

  1. TASHA Meritan, nato il 17.1.1996 in Albania, irregolare sul territorio dello Stato, attualmente detenuto presso il carcere di Benevento;
  2. CERA Kostandin, nato il 09.7.1984 in Albania, irregolare sul territorio dello Stato, attualmente detenuto presso il carcere di Carinola (CE);
  3. DACI Mensur, nato il 28.4.1985 in Albania, irregolare sul territorio dello Stato, attualmente detenuto presso il carcere di Poggioreale (NA);
  4. BODINI Adem, nato in Albania il 07.3.1991, irregolare sul territorio dello Stato, attualmente risulta rientrato in patria.

L’attività di indagine aveva inizio nel mese di agosto del 2018 allorquando veniva perpetrato un furto in piena notte all’interno di una abitazione situata nel Comune di Caserta. I ladri dopo essere penetrati all’interno, mediante effrazione della porta finestra, mentre gli occupanti dormivano, s’impossessavano del telefono cellulare e dell’autovettura (recuperata dalle Forze dell’Ordine durante le indagini).

Le particolari modalità del furto risultavano stranamente analoghe a quelle di altri episodi, commessi nelle notti immediatamente successive. Attraverso l’incrocio di tutti i dati comuni si risaliva all’autovettura con cui il gruppo criminale si muoveva per recarsi nei luoghi da depredare.

Il monitoraggio delle utenze in uso a questi soggetti consentiva di ricostruire in modo chiaro l’esistenza di una associazione per delinquere ben organizzata, dotata di risorse umane e materiali (nella fattispecie: autovetture, apparecchi cellulari, strumenti atti allo scasso), al fine di commettere un numero imprecisato di delitti contro il patrimonio e, segnatamente, di furti all’interno di abitazioni, ubicate nel territorio campano, di Caserta e provincia, mediante il costante ricorso ad una collaudata metodica delinquenziale (preliminare individuazione dell’abitazione da depredare, il raggiungimento della stessa di volta in volta a bordo di veicolo già provento di furto, e previa effrazione delle porte d’ingresso o porte finestre, si introducevano all’interno sottraendo oggetti preziosi e quanto altro di valore riuscendo, in alcune occasioni, ad asportare la cassaforte individuata previo smontamento della stessa).

I delinquenti s’impossessavano anche di eventuali veicoli, le cui chiavi trovavano all’interno dell’abitazione, allo scopo di utilizzarli per l’esecuzione di ulteriori eventi criminali.

L’aspetto che destava maggiore allarme era rappresentato dalla spregiudicatezza con cui questi delinquenti entravano nelle abitazioni nonostante la presenza delle vittime, di notte mentre dormivano.

All’interno di una abitazione sita in Castelvenere si impossessavano di due casseforti, smontandole dal muro con all’interno anche una pistola P38.

Sulla scorta dei dati assunti, nella nottata tra il 22 e il 23 Agosto del 2018, i Poliziotti della sezione antirapina della Squadra Mobile casertana, individuavano l’autovettura, utilizzata dal gruppo criminale, con cui avevano appena commesso un furto.

L’auto veniva inseguita e bloccata nella zona del Casertano dopo uno speronamento, nel corso del quale sia l’auto di servizio della Polizia che quella dei malviventi uscivano fuori strada.

A causa della resistenza opposta dai criminali, ne scaturiva un conflitto a fuoco a seguito del quale i quattro malviventi venivano tratti in arrestato ed uno di essi restava lievemente ferito.

Nell’immediatezza si procedeva ad effettuare una perquisizione presso il “covo” della banda, sito nel Comune di Caivano (NA), che permetteva di ritrovare una ingente quantità di oggetti rubati, in particolare monili in oro e argento, nonché numerose bottiglie di vino, champagne e liquori, tutti di notevole pregio.

Sulla base delle risultanze investigative raccolte, questa Autorità Giudiziaria ha richiesto e ottenuto la misura cautelare in carcere, eseguita, alle prime luci dell’alba, dal personale della Squadra Mobile di Caserta

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Redazione

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