Dopo il lockdown torna l’inquinamento: macchia nera alla foce del canale Agnena

Con l’inizio della Fase 2, tornano gli sversamenti in mare dovuto anche alla riapertura di qualche azieda. La segnalazione di inquinamento arriva dalla foce del fiume Agnena, a confine tra Castel Volturno e Mondragone, che si riversa nel mar Tirreno.

“In 48h abbiamo mandato subito tutto a puttane. Il riapriamo tutto ha fatto subito rima con il distruggiamo tutto. Vincenzo De Luca e Sergio Costa vogliamo fare qualcosa per questo scempio assurdo? Vogliamo finalmente trovare una soluzione? Purtroppo noi siamo molto peggio del virus e se in futuro non andremo più al mare sul litorale Domizio non sarà di certo colpa del coronavirus”, così il consigliere regionale Verdi Campania, Francesco Borrelli.


“Tutti noi siamo rimasti impressionati dalle immagini della foce dell’Agnena, un’enorme macchia nera e maleodorante che si riversa nel mar Tirreno tra Castel Volturno e Mondragone. Tutto questo è accaduto a soli due giorni dalla fine del lockdown e con la ripresa dell’attività lavorativa, probabilmente anche di qualche sversamento illecito. E’ intollerabile”. Così il Presidente della Commissione sanità del Consiglio Regionale della Campania Stefano Graziano.

“Un episodio criminale, sul quale si stanno già facendo verifiche e controlli. Ringrazio la Capitaneria di Porto, i Carabinieri, l’Arpac e il Consorzio di Bonifica che hanno subito avviato, ciascuno per le rispettive competenze, indagini e approfondimenti per risalire agli autori e capire la natura della macchia. La tutela del salute passa anche dalla difesa del territorio. Potremmo non morire di Covid-19 ma di inquinamento”.


“Viviamo grazie alla natura e dobbiamo rispettarla. Il mare è nostro, tuteliamolo con tutte le nostre forze”. Nicoletta Pomposo, coordinatrice provinciale a Caserta di Allenza di Centro, interviene sulla “mostruosità” della marea nera che dalla foce dell’Agnena si è riversata nel mare del litorale inquinandolo.

Sembrerebbe che i liquami siano arrivati da un’azienda bufalina della zona ed è proprio a queste persone che Pomposo rivolge un accorato appello: “Siamo obbligato ad amare la nostra natura che in questa fase di lockdown ci ha dimostrato la sua maestosità e la sua immensa forza. Abbiamo visto addirittura i delfini nei mari della nostra Campania, si è ristretto il buco nell’ozono e poi appena si riapre tutto pensiamo subito ad inquinare il mare? E’ da incoscienti e da veri e propri criminali. Dobbiamo avere senso della natura perché ne vale anche del nostro futuro e di quello delle nostre famiglie. Quest’anno ci sarà sicuramente una estate a km 0. Quindi in quel mare di Castel Volturno e di Mondragone ci saranno famiglie, magari residenti poco distanti, che porteranno i loro figli a vivere una giornata di sole così oppure ragazzi che non si allontaneranno per la tintarella. Ecco, pensiamo a questo: divertiamoci in un mare pulito, in un mare che è veramente una delle cose più belle che ci possa offrire la nostra Regione. Tuteliamolo per avere un futuro che possa veramente sorridere a tutti quanti noi”.


“Un mese fa il mare di Castel Volturno si presentava limpido e cristallino come nel video che postavo. Questa foto relativa alla foce del canale dell’Agnena ci ha riportati nello sconforto”. Così il consigliere comunale FdI Aversa, Alfonso Oliva.

“Il caro sceriffo senza “distintivo ma con tante chiacchiere” De Luca perché non si impegna immediatamente con la stessa intensità delle sue teatrali dirette Facebook inviando forze dell’ordine e professionisti per individuare i delinquenti che stanno sversando i liquami e bloccare questo scempio? Perché non usare “il lanciafiamme” in questo caso e non per le feste di laurea?”.


“Sono bastati pochi giorni dopo il lockdown ed è successo qualcosa di indescrivibile ed inaccettabile ai danni dell’ambiente e della natura in Campania. Prima il fiume Sarno, poi i Regi LagnI ed infine il fiume Agnena si sono tinti dei colori tipici del peggiore inquinamento e gli odori nauseabondi, per esempio alla foce dell’Agnena, tra Castel Volturno e Mondragone, sono insopportabili”. Lo dichiara Piernazario Antelmi, Delegato Regionale del WWF Italia per la Campania.

“Abbiamo seguito a distanza (perché siamo ancora costretti a stare a casa per il rispetto del lockdown) le operazioni della Guardia Costiera e dei tecnici dell’ARPAC che si sono recati alla foce dell’Agnena. Il WWF è pronto a scendere in campo sia con le proprie guardie volontarie, appena riceviamo le dovute autorizzazioni dalle Autorità, sia nella costituzione di parte civile nei processi contro i criminali che hanno prodotto questi disastri ambientali in così poco tempo – sottolinea Alessandro Gatto, coordinatore regionale della vigilanza ambientale volontaria del WWF Italia per la Campania -. C’è da evidenziare che sicuramente si tratta, in tutti i casi di inquinamento del Sarno, dei Regi Lagni e dell’Agnena, di attività di aziende che non rispettano la legge, sia per la quantità di liquami, sia per la rapidità di sversamento degli stessi. Quindi siamo di fronte a reati ambientali molto gravi. Purtroppo è successo proprio quello che temevamo: il ritorno alla ‘normalita’ avrebbe avuto conseguenze disastrose per l’ambiente”.


“Lo sceriffo, dopo anni di nulla, in due mesi è riuscito ad avere il massimo della visibilità, grazie al COVID 19 e grazie a questo, oggi si preoccupa di portare i campani alle urne al più presto, prima che escono fuori le sue doti di venditore di fumo che automaticamente lo porteranno ad un calo sensibile dei consensi guadagnati. Era già tutto previsto, una cosa già annunciata, parliamo del ritorno alla normalità e la normalità per noi e quella di avere i nostri mari, fiumi e laghi sporchi e inquinati, il sogno di vederli puliti, fino al punto di portarci a fare foto e vantarci, con il mondo che anche noi avevamo finalmente, mari, fiumi e laghi trasparenti, dove si notava tutta la loro bellezza è stato solo un sogno durato poco”. Lo dichiara Pino Cannavale, responsabile Ambiente per FdI in provincia di Caserta.

“Grazie alla fase 2, dopo neanche un giorno già vediamo foto che girano sui social, degli sversamenti illeciti, che ci riportano al degrado di prima, noi tutti speravamo che non succedesse, vista l’efficienza che abbiamo visto verso le persone che non rispettavano le regole anti COVID, la nostra speranza è durata poco, il ritorno alla normalità non si è fatto attendere. Ringrazio il Sindaco di Castel Volturno che subito si è attivato per denunciare l’accaduto alle autorità competenti, con la collaborazione di tutti i cittadini e con tutte le associazioni che lottano contro il degrado ambientale, dobbiamo fare in modo che i sindaci siano aiutati a portare avanti la grande battaglia che ormai dura da decenni, contro il degrado ambientale e fare di tutto per individuare i responsabili denunciandoli e disponendo la chiusura immediata della loro attività. Spero vivamente che con l’aiuto di tutte le associazioni e di tutte quelle persone che hanno a cuore, la salvaguardia del nostro ambiente, riusciamo a vincere questa battaglia contro quelle persone che senza scrupoli stanno da anni creando danni al nostro territorio”.


Fase2, Pericolo inquinamento acque in Campania, Zinzi convoca Commissione Terra dei Fuochi

Il presidente della Commissione Terra dei Fuochi, Ecomafie, Bonifiche del Consiglio regionale della Campania, Gianpiero Zinzi, ha convocato per lunedì 11 Maggio alle ore 15 una seduta di Commissione alla presenza dell’Assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola.

Nel corso della seduta, che si svolgerà in modalità telematica, si farà il punto sul “Pericolo inquinamento delle acque interne e costiere della Campania durante la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus”.

Il riferimento è ai diversi episodi denunciati nel periodo immediatamente successivo al lockdown. Quelli verificatisi al Fiume Sarno e alla foce dell’Agnena ne sono un esempio.

“In attesa dei risultati delle analisi dell’Arpac sui casi evidenziati – ha dichiarato Zinzi – le istituzioni hanno il dovere di affrontare un problema, quello degli scarichi illegali, che non è recente ma che dopo il lockdown è riemerso in maniera preoccupante. Quella stessa attenzione dimostrata finora nei controlli dei trasgressori delle ordinanze, adesso la pretendiamo per proteggere l’ambiente che ci circonda”.


“Bene l’inchiesta avviata in tempi rapidissimi da parte della Procura e tesa a far luce, speriamo una volta per tutte, sulle cause degli sversamenti in mare dal canale dell’Agnena, già in passato al centro di indagini che hanno consentito di risalire a condotte illecite di aziende zootecniche e industriali che operavano in spregio a qualunque norma a tutela dell’ambiente. L’enorme macchia nera comparsa ieri nel tratto di mare tra Mondragone e Castel Volturno ha disilluso tutti noi che, durante la prima fase di lockdown, siamo tornati ad ammirare acque limpide e a sperare di poter recuperare la capacità attrattiva turistica del litorale domitio. E non possiamo consentire ora, per l’irresponsabilità e spregiudicatezza di qualcuno, di farci strappare un sogno restituitoci in questa fase emergenziale”. Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della Commissione Ambiente Vincenzo Viglione, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo sull’area interessata dagli sversamenti.

“Abbiamo depositato interrogazione alla giunta regionale e con i nostri parlamentari di Camera e Senato – annuncia Viglione – siamo impegnati con ogni iniziativa istituzionale utile al contrasto di questa grave emergenza, al pari di quella verificatasi con il fiume Sarno, le cui acque sono tornate torbide in appena 24 ore di apertura delle aziende che insistono su quel territorio. La stagione turistica è già fortemente compromessa dall’emergenza sanitaria e non possiamo consentire che sia inflitto il colpo di grazia a un territorio dalle potenzialità immense, ma troppo a lungo inespresse”.


Sversamento nel canale Agnena, Consorzio Generale di Bonifica del Bacino del Volturno avvia indagine

Carlo Maisto, commissario del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, in giornata di oggi ha comunicato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed ai Carabinieri l’intenzione di sporgere circostanziata denuncia per lo sversamento avvenuto nelle acque del Canale Agnena, la cui manutenzione è in carico all’ente. Al momento è in corso un sopralluogo. La comunicazione è stata trasmessa anche per conoscenza anche al Prefetto di Caserta.

Nelle scorse ore era circolata sul web una foto ritraente una delle bocche di foce del Canale Agnena in Tirreno, dove era chiaramente visibile una macchia di colore scuro raggiungere il mare.

“Si comunica che a seguito di segnalazioni è stato accertato da questo Consorzio che nel Canale Agnena si sono verificati sversamenti di cui allo stato si ignora la natura – scrive il commissario Maisto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e ai Comandi stazione dei Carabinieri di Mondragone e Castel Volturno – Si assicura che personale dipendente del Consorzio unitamente alla Guardia Costiera sta effettuando controlli per verificare non solo la natura degli sversamenti, ma soprattutto la loro provenienza. Si fa riserva – conclude Maisto – di comunicare e denunciare gli esiti dei cennati accertamenti.”


Inquinamento canale Agnena, Bonavitcola: “Massima attenzione da parte della Regione”

“Vi è massima attenzione per comprendere le ragioni della grave alterazione ambientale delle acque marine in prossimità della foce del torrente Agnena, nel litorale domizio, in Comune di Castelvolturno. Infatti, nella serata di ieri, a poche ora dalla segnalazione ricevuta, ho chiesto ad Arpac di effettuare un sopralluogo urgente ed a Sma Campania di effettuare riprese aeree con droni. Arpac, nella tarda serata, è prontamente intervenuta effettuando prelievi di campioni da sottoporre ad analisi microbiologiche e chimiche. Nel frattempo Sma Campania in mattinata ha effettuato le riprese richieste, anche risalendo verso monte il corso del corpo idrico. I risultati delle indagini, per quanto riferito ai parametri microbiologici, saranno disponibili già nella tarda mattinata di domani. Per quanto riferito ai parametri chimici occorrerà attendere qualche giorno. Tutti i risultati saranno visionabili sul sito dell’Arpac”. Così Fulvio Bonavitacola, Vice Presidente della Regione Campania ed assessore regionale all’Ambiente.

“La Regione ha anche invitato Arpac a fornire ogni collaborazione agli organi investigativi per l’individuazione delle cause del grave inquinamento e dei soggetti responsabili. È importante arrivare alle individuazioni degli autori di tali scelleratezze, in modo da applicare sanzioni vere ed esemplari, che costituiscano anche un valido deterrente per comportamenti futuri. Nei prossimi giorni la Regione illustrerà un più generale piano di azioni per il monitoraggio ambientale, comparato con i dati rilevati durante la fase di lockdown, sia per l’inquinamento atmosferico che per i corpi idrici superficiali. L’obiettivo è di poter intervenire sempre più con interventi efficaci e tempestivi per contrastare le aggressioni alle nostre straordinarie risorse ambientali. Le immagini dei nostri paesaggi nei giorni di blocco delle attività per emergenza Covid ci richiamano ad un impegno ancor maggiore nella tutela delle nostre bellezze”.

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