(VIDEO) Aversa. Il lavoro della Caritas per la distribuzione dei pasti ai meno abbienti

Incessante il lavoro della Caritas diocesana guidata da Don Carmine Schiavone per la distribuzione dei pasti ai meno abbienti. Il racconto video-fotografico attraverso l’obiettivo del fotografo Salvatore Altobelli.

La dignità degli ultimi. L’amore dei giusti… Anime che si donano totalmente ad altre anime e anime che si affidano completamente alle prime. E a Dio. Qualunque Dio conoscano. Immaginino. Preghino. Amino. C’è la gente che guarda e la gente che parla. C’è la gente che trova lo scandalo nell’abbraccio tra gli ultimi e non lo cerca nella loro disperazione. Poi c’è chi regala gioia, affetto e un po’ di calore. Forse tanto.

E c’è chi riceve, ricambia e ricorda. Ricorda chi è uomo e chi no. Chi è buono e chi no. Chi misura coi centimetri la distanza per la carità, decidendo che sia giusta sopra il metro e sbagliata se finisce sotto. Un mondo al contrario dove il dolore, l’impotenza e la generosità finiscono assieme dalla parte del torto, additati dall’arroganza di chi è nel giusto per diritto di nascita o per autoreferenzialità ingiustificata.

E’ un mondo dove donne e uomini tendono la mano ad altre donne e uomini, chi per dare e chi per ricevere. E’ un mondo dove, per un pasto, ci si mette in fila, anche per ore, a testa bassa, sotto il peso dei pensieri, della frustrazione, della dignità stuprata, della tristezza dei vinti. E’ però lo stesso mondo dove chi è in coda a quella fila sa, che alla fine del percorso, troverà i giusti che alleggeriranno il loro fardello con un gesto d’amore. I giusti in tunica, in divisa, in squadra, con i volti coperti dalle mascherine che coprono sorrisi e dispiaceri, ma con gli occhi limpidi di chi sa che quel poco è tanto. Ed è grande.

E’ un mondo dove questi giusti sono il volto di un corpo fatto di tanti altri che, silenziosamente, nascondono mani e visi dopo aver donato cuore e anima. E’ un mondo dove c’è chi è in fila per far bene a chi è nell’altra fila. E’ un mondo dove chi è nell’altra fila non dimenticherà mai chi ha di fronte. E nemmeno chi c’è dietro. E’ un mondo di chi, in silenzio si dona e chi, in silenzio si affida. Senza pubblico, senza applausi, senza ipocriti selfie autocelebrativi e senza inchini da prime donne fatte male. E’ un mondo al contrario dove c’è chi prova a rovesciarlo e c’è, invece, chi vi sguazza. Ma è un mondo che fin quando mostrerà file pregne di disperazione lo vedremo sbagliato. E fintanto che contrapporrà file di eroi intrise di carità lo vedremo giusto…

Salvatore Altobelli
Fotografo

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