Cesa. La minoranza: “Storia di una delibera già scritta”

“Non è la prima volta, e non sarà certo l’ultima, dopo quasi cinque anni dall’inizio del nostro mandato amministrativo, che proponiamo con spirito di servizio e senso di responsabilità iniziative e spunti per delibere da adottare. Così è stato anche per la scelta dei criteri per l’erogazione dei buoni spesa finanziati dal governo nazionale. Da parte nostra si è sempre cercato di percorrere la via della serenità, anche nelle scorse ore, per addivenire ad un momento di sintesi e ad una possibile intesa nell’esclusivo bene del paese, nonostante più volte, sindaco e maggioranza, varcando il limite della decenza istituzionale e del rispetto umano, abbiano optato per la denigrazione e la becera propaganda”. Così la minoranza consiliare di Cesa rappresentata da Ernesto Ferrante, Carmine Alma, Raffaele Bencivenga, Amelia Bortone e Luigi De Angelis.

“Ciò premesso, vista la scelta dei criteri decisi dalla sola maggioranza con l’adozione della delibera di giunta comunale n.66, ci riserviamo di agire in tutte le sedi competenti a difesa dei cittadini e della corretta applicazione del provvedimento nazionale. Crediamo sia giunto il momento di far sapere ai nostri compaesani come stanno realmente le cose. Abbiamo proposto alla maggioranza una bozza di delibera da cui trarre indicazioni, con criteri chiari, univoci e trasparenti, senza troppa burocrazia e con una semplice autocertificazione. Abbiamo indicato buoni spesa per nucleo familiare specificando anche l’ importo, beni primari da acquistare, farmaci ed altri beni di assoluta necessità come il pellet e il gas per il riscaldamento domestico. Orbene, tutto questo non è servito a nulla. Bisognava speculare anche in questo terribile momento. È tutto fin troppo chiaro. Facciamo rilevare come le disposizioni del Governo siano dirette prioritariamente alle persone e famiglie in difficoltà. I commercianti, gli artigiani e le partite Iva, pur avendo avuto danni, possono accedere ad altre forme di aiuto messe in campo a livello nazionale. Ci lasciano perplessi anche la richiesta di estratti bancari e di ulteriore documentazione come l’ISEE (che fotografa una “situazione” antecedente di molti mesi all’emergenza) che renderanno il tutto molto più complicato. La tanto sbandierata collaborazione fattiva con la quale si riempiono la bocca il sindaco e alcuni suoi adepti, è solo uno slogan. Inviarci una bozza di delibera la sera prima della sua adozione con richiesta di suggerimenti ed osservazioni, per voi votarla nella forma e nella sostanza decise dalla sola maggioranza, senza modifiche, è stata una presa in giro. Ad ogni buon conto, affinché ogni nostro compaesano possa valutare in totale autonomia se la nostra politica, umile e presente, sia o meno solo apparenza senza sostanza, nei prossimi giorni inizieremo a pubblicare sui social il contenuto delle nostre iniziative, le varie interrogazioni, le mozioni e quanto altro proposto nel tempo. Riguardo la delibera appena approvata dalla giunta comunale, è appena il caso di ricordare che gli scriventi consiglieri comunali di minoranza porteranno avanti azioni per combattere il triste fenomeno della speculazione dell’emergenza a fini elettorali. Prendiamo atto, purtroppo, del fatto che il lavoro di cinque consiglieri sia stato cestinato senza alcuna argomentazione. Abbiamo “trovato” la delibera della maggioranza già pubblicata sul sito istituzionale. La democrazia partecipata non è una chimera, cosi come non lo è l’inclusività. È tempo, infine, che la maggioranza dia un esempio positivo di vicinanza alla gente con un gesto diretto e con risorse proprie, donando le indennità percepite in questo periodo di emergenza su tutti i fronti”.

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