Napoli. Suppletive Senato, vince Ruotolo

Ha festeggiato con un brindisi e partecipando al coro di ‘Bella Ciao’ intonato dai suoi sostenitori. Così, si è conclusa nella Domus Ars nel centro di Napoli per il giornalista Sandro Ruotolo, la notte che lo ha visto prevalere nelle elezioni per un seggio al Senato. Lui, espressione di una lista di sinistra che metteva assieme, tra gli altri, Pd e il movimento Dema del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha sottolineato che si è trattato di un “voto contro il sovranismo ed il populismo di una destra estrema a trazione leghista. Questo è il nostro canto: ‘O partigiano portami via…’.

(ANSA)


SUPPLETIVE, DE SIANO (FI): ASTENSIONISMO È SFIDUCIA AL SINDACO DI NAPOLI, BENE GUANGI

“Il dato politico evidente che emerge dalla elezioni suppletive è quello dell’affluenza. I cittadini hanno bocciato questa tornata elettorale”. Lo afferma il coordinatore regionale campano di Forza Italia Domenico De Siano per il quale “i voti validi, pari all’8,7%, non permettono nessuna valutazione politica ed elettorale sul voto”.

“Certo – aggiunge De Siano – è il segnale chiaro che hanno dato i cittadini di sfiducia e di disinteresse, rivolto, in particolare, al Sindaco di Napoli ed a chi governa le nostre Istituzioni”.

“Il centrodestra ha schierato un consigliere esperto che ha vinto nelle zone dove era più radicato e conosciuto – rimarca l’esponente di Forza Italia -. Il centrodestra è infatti nettamente avanti a Miano (38,9%), Piscinola (64,2%), San Pietro a Patierno (40,4%), Scampia (40%)”.

“Salvatore Guangi ha fatto un ottimo lavoro e sarà tra protagonisti dell’azione di riorganizzazione e rilancio di Forza Italia che partirà già in questi giorni”, conclude De Siano.


Napoli, Capodanno: il flop annunciato delle elezioni suppletive

“La percentuale bulgara di astensionismo, oltre il 90%, in una buona fetta della Napoli, chiamata alle urne in questa tornata elettorale per le suppletive al Senato, è la palmare risposta allo stato di abbandono e di degrado nel quale versa il capoluogo partenopeo, dai quartieri periferici a quelli cosiddetti bene. I napoletani sono stufi di una classe politica e amministrativa rimasta per troppo tempo sorda a tutti gli appelli rivolti per il miglioramento di servizi pubblici essenziali, dai trasporti al verde, dalla pulizia delle strade alla loro manutenzione”. Così Gennaro Capodanno, presidente comitato valori collinari.

“E mentre si continua a litigare a destra e a sinistra per le candidature a prossimo governatore della regione Campania, gli elettori si disaffezionano sempre di più al voto tanto più quando si ripropongono vecchi e superati schemi e personaggi, laddove invece per coinvolgere la cosiddetta società civile bisognerebbe cambiare decisamente passo, mandando definitivamente a casa tutti quelli che, ai vari livelli, per palese incapacità politica, amministrativa e gestionale hanno ridotto la Città e la Regione nelle attuali disastrose condizioni”.


SUPPLLETIVE, GUANGI (FI): ASTENZIONISMO E’ SCONFITTA DELLA DEMOCRAZIA, GRAVI RESPONSABILITÀ DI DE MAGISTRIS

“Indipendentemente da un risultato che mi ha comunque visto prevalere sul candidato 5 Stelle, movimento che alle Politiche si era imposto con il 52% dei consensi, ringrazio i miei elettori così come tutti coloro che ieri si sono recati alle urne per esprimere il proprio voto: suppletive napoletane delle quali non posso non rilevare come la scarsissima affluenza costituisca una sonora sconfitta della democrazia che non si può non addebitare a de Magistris”. Lo afferma Salvatore Guangi, candidato del centrodestra alle suppletive senatoriali del collegio Campania 7.

Per l’esponente di Forza Italia “una tornata elettorale che registra a malapena il 10% dei partecipanti non è un’elezione vera: quella di ieri non ha nulla a che vedere con una competizione veramente democratica e partecipata ed è la prova della più assoluta disaffezione dei cittadini verso il malgoverno del sindaco di Napoli che peraltro, non so quanto per superficialità o volutamente – sottolinea Guangi -, non ha neppure provveduto ad un’adeguata e doverosa campagna informativa, né all’istallazione dei tabelloni elettorali nei quartieri chiamati al voto”.


SUPPLETIVE, NAPPI: ALLARMANTE DATO ASTENSIONE. LE PROPOSTE DEL CENTRODESTRA RIPORTERANNO CITTADINI A VOTARE

“Con quel dato di astensione che si è registrato ieri a Napoli in occasione delle suppletive per il Senato, c’è davvero poco da festeggiare”. Lo dichiara in una nota Severino Nappi, Il Nostro Posto. “Ma di quale laboratorio parlano il Pd e De Magistris? L’unica riflessione politica da fare è che queste suppletive hanno dimostrato solo la sfiducia dei cittadini napoletani. Per restituire speranza e suscitare attenzione e partecipazione occorre affrontare i temi che interessano davvero ai cittadini e avanzare proposte serie e concrete per risolverli. Solo così i cittadini torneranno a votare e a credere che il loro voto possa cambiare le cose. È questa la strada che abbiamo intrapreso per la nuova amministrazione regionale della Campania in collaborazione con il sistema produttivo, il mondo del lavoro e quello delle professioni. Quindi, interventi per rilanciare l’edilizia, innanzitutto privata. Misure di sostegno alle piccole imprese per aiutarle a stare sul mercato e ad accedere al credito. Riduzione del costo del lavoro lordo in cambio di occupazione stabile. Investimenti sulla filiera agroalimentare campana per creare un unico asse che metta in rete produzione e trasformazione dei prodotti. Misure sull’ambiente e i rifiuti, con un’azione che impieghi le risorse sprecate nel carrozzone clientelare della sinistra in bonifiche delle aree a rischio e termovalorizzatori di ultima generazione. Da qui il centrodestra unito e compatto deve partire per ridare dignità alla nostra terra”.


Suppletive Senato, Iovino (M5S): “Risultato importante del Movimento che ha corso da solo”

“L’esito del voto per le elezioni suppletive al Senato se da un lato deve farci riflettere tutti sul dato dell’astensione, effetto probabile di uno scollamento della politica dai territori e dalla gente, dall’altro non può non farci guardare con estrema soddisfazione il risultato inanellato dal Movimento 5 Stelle. Ci siamo presentati da soli e abbiamo contrastato coalizioni importanti con la sola forza del nostro simbolo e di una grande squadra composta da portavoce e attivisti. Abbiamo fatto rete attorno al nostro candidato Luigi Napolitano, che ha messo cuore e anima in questo progetto e che merita il nostro grazie per l’impegno profuso e per averci messo la faccia”. Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle e facilitatore regionale Luigi Iovino.

“Da questa esperienza – prosegue Iovino – possiamo solo continuare a migliorare in vista della sfida che ci attende la prossima Primavera. Ora dobbiamo impegnarci per presentarci agli occhi dei cittadini con un progetto credibile e concreto per la nostra terra. Abbiamo una grande opportunità per risollevare la Campania dal buio in cui è stata precipitata in troppi anni di mala gestione e oggi abbiamo maggiore consapevolezza che possiamo restituire ai cittadini di questa regione la dignità sottrattagli e un futuro migliore”.


Suppletive Senato, PaP: Non c’è vittoria senza partecipazione

Potere al Popolo ha preso il 2,58%. Potremmo raccontarvi che siamo contenti, perché era la seconda prova del movimento politico più giovane d’Italia, perché in termini percentuali siamo cresciuti rispetto a due anni fa, quando sullo stesso collegio prendemmo il 2,28%. Un’impresa notevole visto che ora, rispetto a due anni fa, non avevamo con noi partiti della sinistra come PCI, PRC, o pezzi di centri sociali e civici, che – dopo aver detto per anni che volevano costruire la sinistra autonoma dal PD – sono per lo più saltati sul candidato del PD, di Sinistra Italiana, dei Verdi, di Italia Viva… Un’impresa notevole visto che il centrosinistra ha schierato uno dei giornalisti più famosi d’Italia, che ha goduto di una totale copertura mediatica, della sponsorizzazione delle Sardine, di una giunta e di un consiglio comunale che governano da dieci anni e che per un mese hanno lavorato solo su questa elezione, con il terzo settore, il tessuto associativo, tutto il mondo della cultura che vive di prebende pubbliche, che si sono arruolati nella campagna per Ruotolo… Ma noi siamo persone oneste intellettualmente e sappiamo che con un’affluenza del 9,52% nessuno può festeggiare o anche solo essere soddisfatto. Questo è il risultato più basso della storia repubblicana per un’elezione politica. Quando avviene una cosa del genere, più che parlare di chi ha vinto, bisogna dirsi che ha perso la partecipazione e la democrazia. Il dato è che, almeno a Napoli, c’è uno scollamento totale fra i cittadini e dimensione della rappresentanza. Ma questo non segna una presa di parola autonoma delle persone rispetto ai partiti, ma una protesta, un’indifferenza e una rassegnazione totale. Chi in queste condizioni festeggia un’elezione di un senatore con 16.000 voti su 357.000 elettori, e magari dà la colpa al carnevale o al coronavirus, non ha percezione della realtà. Ruotolo vince al Vomero, basandosi sulla sostenuta partecipazione della borghesia della città, degli strati più informati, della popolazione più anziana. Mentre nelle periferie e fra i giovani, il voto cola a picco, al 5, al 6% degli aventi diritto. Ora il Senatore andrà, come dichiarato, a puntellare il governo che fa gli accordi con la Libia, che mantiene i Decreti Sicurezza, che parla di abolire quota cento e reddito, che aumenta le misure antipopolari e repressive… Buona fortuna! A farne le spese sono innanzitutto i 5 Stelle, passati dal 53 al 25%. Un crollo senza precedenti storici, una punizione per loro alleanza prima con la Lega e poi con il PD, ovvero con le forze che in questi anni hanno devastato il paese. Un partito mediatico, leaderistico, senza più legami con il territorio. Un partito che aveva saputo intercettare un malessere, e che ora ha dimostrato di non avere la capacità per trasformarlo in progetto. E la destra? Qui si è presentata con il volto moderato e berlusconiano di Guanci, ma stavolta le solite clientele non hanno funzionato e il risultato è ben al di sotto delle aspettative. D’altronde il centrodestra non è al comune, alla regione o al governo: al momento ha ben poco da redistribuire. Vedremo come tutto questo peserà sulla prossima consultazione regionale. Intanto per noi di Potere al Popolo un’indicazione è chiara: abbiamo fatto una campagna che ci ha permesso di aggregare nuove persone, di maturare esperienze e conoscenze, di consolidare un nostro blocco, fatto di persone lontane dalla vecchia sinistra, di un nuovo proletariato di lavoratori precari o a nero, operai, cittadini delle periferie (in percentuale lì siamo addirittura cresciuti rispetto al 2018!)… Da domani si tratta di continuare questo lavoro, di stabilizzare i gruppi che si sono creati, di rilanciare le mobilitazioni in cui già siamo impegnati, di fare inchiesta e mutualismo, stringere rapporti con tutti quelli che ogni giorno muoiono e soffrono a causa della folle legge del profitto e di un mondo che va alla rovescia. Ringraziamo Giuseppe Aragno, che con l’entusiasmo di un ragazzo si è messo al servizio di una campagna elettorale spericolata. E la nostra Coordinatrice Nicoletta Dosio, che dal carcere delle Vallette ci ispira ogni giorno alla coerenza, alla generosità, alla giustizia. Indietro non si torna, Potere al Popolo!”.


SUPPLETIVE, PENTANGELO (FI): VINCE L’ASTENSIONISMO, ELETTORI BOCCIANO DE MAGISTRIS

“Vince l’astensionismo, trionfa la disaffezione e l’indifferenza dei cittadini per la politica di chi ci amministra, a partire da de Magistris”.  Lo afferma l’onorevole Antonio Pentangelo, deputato e coordinatore di Forza Italia della provincia di Napoli.

“Di fronte ad una fuga dalle urne di queste dimensioni – sottolinea poi l’esponente di Forza Italia – non si può certo parlare di elezioni vere e democratiche, cioè partecipate, né procedere ad alcuna analisi di un voto che non c’è stato”.

“Il non voto è l’unico dato politico ed ha l’inequivocabile significato di una bocciatura sonora che non riguarda certo il lusinghiero risultato di Salvatore Guangi, che ha anzi incrementato il proprio consenso sul territorio sorpassando i 5 stelle, ma quello di un sindaco che tra cattiva amministrazione e omissioni di ogni sorta è riuscito a far scappare tutti gli elettori a gambe levate”, conclude Pentangelo.

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