Napoli. Consiglio Regionale approva pdl ‘immobili abusivi acquistati in buona fede’

Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato a maggioranza la proposta di legge “Misure a sostegno dei proprietari di immobili abusivi acquistati in oggettiva e soggettiva buona fede e modifiche urgenti alle leggi regionali “Norme sul governo del territorio” e “Norme urbanistiche per i Comuni rientranti nelle zone a rischio vulcanico dell’area vesuviana”.

Ad iniziativa dei consiglieri della maggioranza, Mario Casillo, Carmine De Pascale, Maria Ricchiuti, Giovanni Zannini e Francesco Moxedano, ed introdotta all’esame dell’Aula dalla consigliera del Pd, Vincenza Amato, essa istituisce il Fondo di Sostegno Abitativo (FSA) per destinare un contributo ai proprietari di immobili ad uso residenziale, costituenti prima casa, acquistati in buona fede oggettiva e soggettiva, che subiscono o hanno subito nei tre anni precedenti l’entrata in vigore della legge, un pregiudizio ingiusto dalla esecuzione di ordini di demolizione a seguito dell’accertamento della natura abusiva degli stessi immobili.  Il Fondo prevede uno stanziamento di 500.000 euro per il 2020 e per il 2021.  La proposta di legge, inoltre, proroga al 31 dicembre 2020 il termine per i Comuni per l’adozione dei Puc.


Viglione: “Abusivismo, legge approvata non dà risposte alle vittime incolpevoli”

Il consigliere regionale: “Fondo esiguo e condono in zona rossa contro sentenza Consiglio di Stato”

“La legge che destina un fondo ai proprietari di immobili abusivi acquistati in buona fede e che hanno subito l’esecuzione di ordini di demolizione, non dà risposte concrete alle vittime. A cominciare dal fondo pari ad appena 500mila euro al quale, non essendo per niente definita la platea degli aventi diritto, sarebbero legittimati ad aver accesso migliaia di persone, rendendo in questo modo ridicola la quota parte di ristoro da riconoscere a ciascun beneficiario. Quota che, a questo punto, si tradurrebbe in qualche migliaio di euro, dunque in una vera e propria presa in giro”. E’ quando dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione.

“Avevamo chiesto di migliorare il testo con emendamenti che la maggioranza non ha accolto, preferendo licenziare un provvedimento che rimanda alla giunta il compito di stilare un regolamento che probabilmente non vedrà mai la luce, in virtù delle tante incertezze che ruotano attorno al tema in discussione. Una legge – conclude Viglione – che abbiamo scelto di non votare anche per la presenza di misure che non dovrebbero trovarsi nello stesso testo come l’ennesimo tentativo di trovare una via per il rilascio di permessi in sanatoria nella cosiddetta “zona rossa” del Vesuvio. Provvedimento in palese contrasto con una sentenza del Consiglio di Stato che vieta il rilascio di condono edilizio in tale area e che aprirebbe inevitabilmente la porta a contenziosi giudiziari infiniti”.


A. CESARO (FI): SU RISTORO ABUSI ACQUISTATI IN BUONA FEDE SI DOVEVA FAR BEN ALTRO, CON NORME PUC INTERA LEGGE A RISCHIO

“Le misure che oggi, dopo la vicenda delle demolizioni di via Panoramica a Terzigno, istituiscono un fondo regionale di ristoro per quelle famiglie che hanno acquistato in buona fede una casa abusiva poi demolita, sono assolutamente insufficienti e tardive. Una inaccettabile speculazione politica sulla tragedia di 14 famiglie che viceversa hanno dato una straordinaria lezione di dignità a chi avrebbe potuto e dovuto risolvere questo dramma e, pur potendo, non l’ha fatto”. Lo afferma il capogruppo regionale campano di Forza Italia Armando Cesaro.

“Sono norme di facciata, economicamente inadeguate e che, probabilmente – spiega Cesaro riferendosi all’inserimento nel testo di legge delle norme di proroga dei termini per la presentazione dei Puc già scaduti a dicembre 2019 –, sono servite più a rimediare maldestramente ad un gravissimo errore da noi segnalato per tempo, che a definire nell’immediato una soluzione alle vittime delle truffe immobiliari, una risposta all’emergenza casa”.

“Voglio augurarmi che l’inopportuno e illegittimo inserimento della proroga ai Puc in una legge che avrebbe dovuto restituire dignità e giustizia alle famiglie di Terzigno non venga impugnata compromettendola per intero: sarebbe un ulteriore e intollerabile beffa ai danni di chi ne ha subite fin troppe”, conclude Cesaro.

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Redazione

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