Elezioni suppletive Senato, il rapper Lucariello: “Su Rousseau è una lotta tra ‘clan’”

“Ringrazio commosso tutti quelli che mi hanno votato e che mi hanno sostenuto. È chiaro che non mollerò mai, già oggi torno in studio e in settimana dai miei ragazzi in carcere. Quello che mi rattrista è che oramai la piattaforma Rousseau non ha nessun rapporto con la realtà dell’attivismo. Non volevo crederci. Non parlo dei meetup parlo di una corsa a chi ha il “clan” con più iscritti. È una lotta tra clan e le armi sono liste di iscritti che votano a comando. Un seggio così importante per la politica nazionale non può essere assegnato così. A me sembra una truffa”. Lo dichiara il rapper napoletano Luca Caiazzo in arte Lucariello, candidato 5Stelle per le elezioni politiche suppletive 2020 collegio uninominale campania-07 per il Senato della Repubblica.

Gli attivisti campani ieri, con il voto sulla piattaforma Rousseau, potevano scegliere il candidato M5S per il collegio che comprende parte della città di Napoli lasciato vacante a seguito della morte di Franco Ortolani, eletto proprio con il M5S nel 2018. Caiazzo era tra gli 11 candidati.

“Va bene scrivere messaggi, incoraggiare nelle chat amici attivisti, ma non va bene crearsi lo zoccolo duro e fare il bello e cattivo tempo. Non mi riconosco in questo, non ho fatto iscrivere né mia moglie né mio fratello e i miei genitori perché solo simpatizzanti e non attivisti. Ho già scritto a Rousseau per aumentare i controlli e, siatene certi, non mollerò. Mai”.

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Redazione

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