Caso Buoni fruttiferi postale, Tribunale NapoliNord dà torto a Poste Italiane

E’ il caso di una risparmiatrice che recandosi all’Ufficio Postale di Caivano, chiedeva l’importo alla scadenza del suo Buono Fruttifero Postale serie Q, ma Poste le riconosceva un importo inferiore rispetto al valore reale.

Nel caso specifico il Buono sottoscritto nel 1988, del valore di 5.000.000 di Lire le veniva conteggiato in 28000€, ma il reale valore calcolato dal mio consulente era di 32000€, con una differenza totale di ben 4000€.

Presentando un ricorso presso il tribunale di Napoli Nord, il giudice accoglieva la richiesta della risparmatrice riconoscendo alla stessa, il valore reale del titolo: 32000€.

Tale accoglimento si basava sull’applicazione dei tassi di interesse riportati sul retro del titolo poiché poste aveva omesso di stampigliare i tassi di interesse riportati sul DM 1986 per la durata trentennale del buono.

A seguire la vicenda lo studio legale dell’avvocato Giulio Fragasso che ha portato dinanzi i giudici la storia della risparmiatrice sul giusto riconoscimento degli interessi riportati sui Buoni Fruttiferi Postali serie Q.

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Redazione

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